Brjusov, Valerij Jakovlevic
Cesare G. De Michelis
Poeta russo (1873-1924); uno dei massimi esponenti della poesia tra decadentismo e simbolismo, acquistò subito particolare rilievo per il vasto bagaglio [...] soltanto ‛ storico ', ma anche tecnico: nei suoi esperimenti metrici il B. tentò fra l'altro di creare un equivalente russo alla terzina dantesca. Per tutti questi motivi il B. aveva in progetto di scrivere un libro dedicato a D.; e nei suoi appunti ...
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lai
Bruno Basile
Due sole occorrenze, in rima con guai, di questa voce - un francesismo recepito come plurale (da lai, " canto lamentevole ") - nella Commedia, dove è impiegata per designare l'insistente [...] Credo 63 " pianti, strida e infiniti lai ", ancora in rima con " guai ", e di nuovo (con identico giuoco di rima) nell'ultima terzina dei versi interpolati tra If XXXIII 90 e 91 (cfr. Petrocchi, ad l.).
Bibl. - F. Neri, La voce " lai " nei testi ...
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NÚÑEZ de ARCE, Gaspar
Salvatore Battaglia
Poeta e uomo politico spagnolo, nato a Valladolid il 4 agosto 1832, morto a Madrid il 9 giugno 1903. Lasciò la famiglia per vivere del proprio lavoro a Madrid, [...] "poeta del dubbio", si riflette in altre opere, come, per es., Raimundo Lulio (1875), composto nel metro della terzina dantesca, dove è simbolicamente investito il problema razionale; La última lamentación de lord Byron (1879), poemetto in ottave, in ...
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HEANEY, Seamus
Carla De Petris
Poeta irlandese, nato nella contea di Derry il 13 aprile 1939. Esordisce con le liriche di Death of a naturalist (1966) e di Door into the dark (1969), affermandosi come [...] regionali della tematica heaneyana. Al lessico moderno e trasgressivo si accompagna l'uso sapiente della versificazione, dal sonetto alla terzina, dal verso libero a brevi componimenti di dodici versi. Nel 1979 esce la raccolta Field work, che si ...
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francescanesimo
Raoul Manselli
Iniziato da s. Francesco d'Assisi, approvato da Innocenzo III nel 1205-10, poi ancora approvato verbalmente da Onorio III nel 1221 e infine approvato sempre dallo stesso [...] , / là onde vegnon tali a la scrittura, / ch'uno la fugge e altro la coarta (Pd XII 115-126).
La prima terzina chiaramente rivolge ai minori, che da principio si erano mossi sicuri dietro le orme del loro padre spirituale, il rimprovero di avere ...
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BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] quale ebbe., a distanza di tempo gli uni dagli altri, diversi colloqui. Lo scarno commento di Benvenuto da Imola alla terzina citata non aggiunge nulla ai dati biografici dei B. riportati da fra, Salimbene; li riduce, anzi - sia stato fatto questo ...
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fioco
Sebastiano Aglianò
Otto presenze nella Commedia e una nella Vita Nuova. E quasi sempre in rima, prevalentemente con poco e loco. Il ripetersi della successione poco-loco-fioco, nelle sue varie [...] ed è spesso spiegato come indicante l'affievolirsi della voce, l'incapacità di pronunziar verbo a causa dello spavento. Però la terzina successiva, che è chiaramente di commento, anche per la ripresa quasi puntuale qual io divenni (Io non mori' e non ...
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appo (apo)
Aldo Duro
È, nella lingua delle origini, l'equivalente di ‛ presso ', con tutta la varietà di accezioni che è propria di questa preposizione, e del lat. apud di cui è diretta continuazione [...] tutti, la presenza ristringe l'una e l'altra qualitade (altro esempio, quasi identico, in IV 8), e nella più nota terzina di Taide: I f XVIII 135 " Ho io grazie / grandi apo te ?": " Anzi maravigliose! "; lo stesso significato, ma che si avvicina ...
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Dante Alleghier, s'i' so' buon begolardo
Vincenzo Pernicone
È il sonetto (Rime CVIII) che Cecco Angiolieri indirizzò a D., non si sa bene se in risposta per le rime a un sonetto di D. che non ci è pervenuto, [...] è improntato a violenza polemica e a una certa canagliesca trivialità non priva di esiti efficacemente espressivi, ma nella prima terzina c'è un momento di resipiscenza in cui s'inserisce un fugace segno della stramba malinconia di Cecco, quando dice ...
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Domenico, santo
Gian Roberto Sarolli
, Fondatore dell'ordine dei predicatori, nacque tra il 1170 e il 1175 a Calaruega, villaggio della Vecchia Castiglia, da Felice e da Giovanna che la tradizione posteriore [...] più in generale sulla lotta tra i due poteri, e ridurli al suo alto ideale civile e morale e religioso, si dovranno ricordare le tre terzine di Pd XII 88-96 E a la sedia che fu già benigna / più a' poveri giusti, non per lei, / ma per colui che siede ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.