Perù
Dario Puccini
Da vari dati e riferimenti, si può desumere con certezza che l'opera di D. è in qualche modo presente nel lontano P. fin dai secoli XVI e XVII, cioè dai tempi della conquista e della [...] oscuro Dante / tienen imitador en tí ". Quest'ultima citazione, accompagnata da altri indizi e documenti, come l'uso della terzina dantesca e la descrizione del Paradiso che appare nella Segunda Parte del Parnaso Antártico di Diego Mejía de Fernangil ...
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Bacchiglione
Adolfo Cecilia
. Fiume del Veneto occidentale, tributario dell'Adriatico; passa per Vicenza e per Padova. È ricordato due volte da Dante.
In If XV 113, ove è nominato Andrea de' Mozzi, [...] il cangerà di D. e la deviazione operata dai Padovani non appare sufficientemente suffragato dal contesto nel quale è inserita la terzina.
Bibl. - F. Lampertico, Dei fatti d'arme combattuti al palude e del Vescovo Andrea de' Mozzi, in D. e Vicenza ...
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Egidio di Assisi, beato
Lorenzo Di Fonzo
Terzo seguace di s. Francesco (Assisi 1190 - Perugia 22 aprile 1262), cui si associò diciottenne il 23 aprile 1208 (1209) a Rivotorto e alla Porziuncola.
Dopo [...] perfetto " commilitone " e imitatore del Serafico, che lo diceva il più puro " cavaliere della [sua] tavola rotonda ".
In una terzina di Pd XI (82-84) D., tralasciando altri soci del santo (non nominati in s. Bonaventura), inquadra rapidamente, tra ...
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Ruscelli, Girolamo
Renzo Negri
Letterato viterbese del sec. XVI (morto a Venezia nel 1566); entrò più volte nella scia delle discussioni linguistiche inaugurate dalle Prose bembiane. E per suggestione [...] alla sua " licenziosità " è da attribuire, secondo il R., la consuetudine di non finire il pensiero con la terzina (cita If V 7 ss.). I vocaboli danteschi più recisamente condannati, e con vario accompagnamento ironico, risultano: accline - aguglia ...
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Letteratura
Forma particolare della canzone a stanze indivisibili, costituita da 6 stanze di 6 endecasillabi ciascuna, e da un commiato di 3 endecasillabi. Le 6 stanze sono legate tra loro dalla ripetizione, [...] È irregolare dal punto di vista ritmico, in quanto le 6 note stanno, in un tempo a suddivisioni binarie, al posto di 4. Può essere data come doppia terzina (accenti sulla prima e quarta nota) o tripla duina (accento sulla prima, terza e quinta nota). ...
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FIAMMAZZO, Antonio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fonzaso (prov. di Belluno, ma diocesi di Padova) il 4 ag. 1851, da Odilone, fabbriciere e organista della parrocchiale del paese, poi anche giudice [...] .
Tutte le altre numerosissime pubblicazioni del F. sono dedicate a questioni dantesche. La prima, di piccola mole, Di una terzina dantesca (Inf., 1, 61-63), pubblicata a Udine nel 1885, fu subito seguita dal molto più impegnativo I codici friulani ...
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organo
Ricorre 10 volte, nel Convivio e nella Commedia, in significati tuttora vivi.
O. è innanzi tutto ciascuna delle parti che concorrono a formare il corpo dell'essere vivente (ma in D. il. vocabolo, [...] affaticarne: / ché li organi del corpo saran forti / a tutto ciò che potrà dilettarne (Pd XIV 59); il senso generale della terzina è chiarito dal commento dell'Ottimo: " come crescerà la luce e lo splendore, dopo il dì del giudicio, all'anime con li ...
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uom
Vincenzo Presta
Acrostico risultante dalle iniziali (Vedea, O, Mostrava), ognuna ripetuta quattro volte di seguito, delle terzine che svolgono gli esempi di superbia punita (Pg XII 25-60). Si tratterebbe [...] questione non son privi di tocchi poetici, anzi sono differenziati da un diverso modo di concepire e sentire ": infatti nelle quattro terzine che iniziano con Vedea l'esempio è più che altro ‛ figurato ', nelle quattro che iniziano con O è sviluppato ...
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Lodovici, Romolo (o Romolo di Lodovico)
Maria Donati Barcellona
, Amanuense e miniatore, attivo in Firenze nella prima metà del Trecento; firmò (" Hoc opus scrixit et miniavit Romolus Lodovici di Florentia [...] mentre alla fine di ogni decimo foglio è rappresentato un animale che porta un cartello con la trascrizione dell'inizio della terzina con cui comincia la pagina seguente. La più ricca, per la presenza dell'oro, è l'iniziale della prima cantica. Nelle ...
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accismare
Domenico Consoli
. Ricorre solo (in rima) in If XXVIII 37, dove Maometto descrive la pena sua e degli altri seminatori di scandalo e di scisma : Un diavolo è qua dietro che n'accisma / sì [...] ". Più recentemente il Fubini (Lect. Scaligera I 1013, n. 1) accetta la spiegazione del Crescini, e sente anzi in tutta la terzina un'eco di Bertran de Born Be.m platz 27 " chascus deu esser acesmatz ".
A confermare l'interpretazione antifrastica di ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.