veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno [...] si turba mai; anzi è tenèbra / od ombra de la carne o suo veleno (Pd XIX 66). Il senso, sia di tutta la terzina, sia dell'espressione suo veleno, risulta chiaro dalla chiosa del Buti: " Senza la Grazia illuminante di Iddio noi siamo ciechi, o per lo ...
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alluminare
Fernando Salsano
Deriva dal latino medievale; si alterna ad ‛ allumare ', prevalendo nelle attestazioni in prosa. Col significato di " rendere luminoso ", " rischiarare ", è attestato in [...] : Tu prima m'inviasti / verso Parnaso a ber ne le sue grotte, / e prima appresso Dio m'alluminasti (Pg XXII 66): il motivo della luce che rivela la giusta strada si sviluppa nella terzina successiva con l'immagine tradizionale del portatore di lume. ...
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Voi che portate la sembianza umile
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XXII 9-10), su schema abba abba, cdc dcd, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime e nella Giuntina [...] pietosa e d'intima gentilezza che la loro presenza evoca.
Questa compostezza e levità sentimentale si estende alla prima terzina che risolve l'ipotetica angosciosa (se venite da tanta pietate, v. 10) nel conforto della compagnia e del fraterno ...
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Giovanni Battista (Batista), santo
Gian Roberto Sarolli
Figlio di Zaccaria e di Elisabetta, cugino di Gesù e suo precursore (Luc. 1, 57-63). Il nome di G. fu per primo interpretato da s. Girolamo come [...] I' ho fermo 'l disiro / sì a colui che volle viver solo / e che per salti fu tratto al martiro... ".
La terzina citata compendia quei punti salienti dell'agiografia del Battista, già da noi enucleati per entro le opere di D., a cui aggiungeremo i due ...
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Zefiro
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Nella tradizione classica, che D. mantiene, Z. è uno dei quattro venti spiranti dai quattro punti cardinali: Austro da sud, Borea da nord, Euro da est, Z. da ovest.
Il [...] uno dall'Oriente e l'altro dall'Occidente, per indicare l'universalità del campo della loro battaglia " (Bosco).
Ma se nella prima terzina in esame (vv. 46-48), lo Z. ci riporta all'idea dell'Occidente, più complessa risulta la seconda (vv. 49-51 ...
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mozzo
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nella Commedia, sempre in rima. Pur essendo aggettivo, in tre casi (If IX 95, XXVIII 103, Pg XVI 15) è usato come aggettivo verbale.
Adoperato con riferimento a [...] II d'Aragona] è poco, / la sua scrittura fian lettere mozze, / che noteranno molto in parvo loco. Tutta la terzina allude evidentemente alla meschinità d'animo e d'ingegno di Federico, né occorre qui esaminare se, delle due interpretazioni proposte ...
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Gottsched, Johann Christoph
W. Theodor Elwert
Scrittore tedesco (Juditten, Königsberg, 1700 - Lipsia 1766); fu senatore della Poetische Gesellschaft nel 1726, e nel 1730 ebbe la cattedra di poetica; [...] fonti sono il Bayle e il Crescimbeni. Il G. vi mise in evidenza il merito di D. di aver creato la terzina e di aver portato " quasi a perfezione " la lingua italiana.
Bibl. - Allgemeine Deutsche Biographie, XI (1879) 497-508; Neue Deutsche Biographie ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] che allegare elementi biografici o addirittura anagrafici, preferisce formulare in breve una sorta di caratterizzante poetica, pronunziando la famosa terzina: I' mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo ...
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ruina
Nicoló Mineo
Vocabolo di forma latineggiante che vale principalmente " caduta ", " rovina " di qualcosa, in genere di materiali petrosi. Sembra riferirsi a edifici in If XI 36 Morte per forza [...] di scene a rapporto temporale invertito rispetto all'ordine logico: dalla pena in essere all'attesa della pena. E poi la terzina in questione, nell'ipotesi b), sarebbe dotata, se ci è concesso l'uso di una certa terminologia, di un ben modesto ...
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Benvenuto detto L'asdenti (Asdente)
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del secolo XIII, buon conoscitore degli scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura [...] e con cui ebbe, a distanza di tempo gli uni dagli altri, diversi colloqui. Lo scarno commento di Benvenuto alla terzina citata nulla aggiunge ai dati biografici relativi a B. riportati da fra' Salimbene; li riduce anzi - sia stato fatto questo ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.