L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] alfabeto (lat. alphabetum) non si affermò subito in italiano. Attestato per la prima volta nel III secolo d.C. in Tertulliano (i greci classici parlavano di grámma, «le lettere»; alfábetos entrò nell’uso più tardi, per influsso del latino), dovette ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Politeismo e religione
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi e le dee non sono concetti astratti: la loro esistenza [...] Gli ultimi tre libri hanno come oggetto gli dèi e in essi è proposta una classificazione piuttosto originale e genuinamente romana. Tertulliano nell’Ad nationes ricorda che Varrone aveva ordinato gli dèi in tre parti: certi, incerti, selecti (2, 9, 3 ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] parassent, gloriarentur (Mac rob., Saturn., lviii, c. xiii). Questa moda provoca le ammonizioni di Clemente di Alessandria e di Tertulliano: quest'ultimo nel De cultu foeminarum, scritto fra il 200 ed il 206, critica le donne che portano "sacchi d ...
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Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] di Cristo, 2012) pubblicato dapprima all’estero (1951), fu considerato blasfemo, non solo dalla Chiesa greca ortodossa, ma anche da quella cattolica che lo mise all’indice. Lui rispose citando Tertulliano: ad tuum, Domine, tribunal appello. ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] Trinità: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Il termine latino persona fu usato in teologia trinitaria, per primo da Tertulliano, per designare quello che i Greci indicavano con i termini ὑπόστασις e πρόσωπον. Si possono ridurre a tre le ipotesi ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] ripercuotono poi naturalmente anche nei Padri della Chiesa. La messa in comune dei beni, esaltata da San Giustino, è da Tertulliano associata all'idea del diritto della natura, madre comune, e da S. Cipriano all'affermazione che Dio ha creato tutto ...
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PSICOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio ALIOTTA
Raffaele CORSO
. Il termine "psicologia" (dal gr. ψυχή "anima" e λόγος "ragionamento, discorso") significa letteralmente "dottrina dell'anima"; [...] dottrina del pensatore che fra i più antichi rappresentanti della patristica è certo il più vivace teorico di psicologia, Tertulliano. Il quale, per consolidare la fede nella verità della rivelazione che Dio compie nell'anima dell'uomo, insiste sul ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] le riegazioni dei primi padri e apologeti (Origene, Minucio Felice, Arnobio, Lattanzio), che culminarono nella nota condanna di Tertulliano, opponente alla natura opera di Dio l'arte opera del demonio, e prepararono il terreno per il futuro movimento ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] .
Va ancora ricordato che, a provare l'antica moralità dei costumi, Dionigi d'Alicarnasso, Plutarco, Valerio Massimo, Gellio e Tertulliano raccontano in più luoghi che il primo divorzio si sarebbe avuto in Roma nel 230 a. C. quando Spurio Carvilio ...
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È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra [...] doni offerti ai templi.
L'anello cristiano. - L'avvento del cristianesimo non portò modificazioni di sorta nell'uso dell'anello. Tertulliano ricorda i tempi in cui tutte le donne portavano solo l'anello nuziale e deride l'uso di aver le dita cariche ...
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romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...