TULLIO, Francesco Antonio
Francesco Cotticelli
TULLIO, Francesco Antonio. – Nacque presumibilmente a Napoli, intorno al 1660 (come risulta dal certificato di morte; Prota-Giurleo, 1927), figlio di Giuseppe [...] ; due anni dopo, la già citata commedia Angelica e Orlando (Fiorentini; Gaetano Latilla) sotto quello di Tertulliano Fonsaconico. Nella calibrata mescolanza di toscano e napoletano, in entrambe Tullio riprese moduli pastorali e palesò distinzione di ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] doctrina christiana. Acquisire la tecnica elaborata dai pagani era apparso già decisivo agli apologisti del 2° sec. (Tertulliano) per difendere sul piano giuridico e dialettico (genere giudiziario) la nuova religione dalle accuse ‘senza fondamento’ e ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] Vi si trovano, intrecciati e fusi, l'acume di Aristotele e lo slancio di Platone, l'ardimento di Origene e di Tertulliano e il senso tradizionale ed ecclesiastico d'Ireneo e di Cipriano.
La verità fondamentale della esistenza di Dio è talmente facile ...
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TIMOTEO
Silvio Rosadini
Personaggio del Nuovo Testamento (Atti, XVI, 1-3). Quando, verso il 50, S. Paolo ripassò per Listri, gli fu mostrato questo discepolo (probabilmente da lui condotto alla fede [...] di Ireneo (Contra Haer., III, 14,1, 7), Clemente di Alessandria (Strom., I,1), Origene (Patrol. Graeca, XIV, 1303-6), Tertulliano (Adv. Marcion., V, 21), Efrem Siro, ecc., ma anche prima presso i cosiddetti Padri apostolici, cioè presso coloro che ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] ). Le dottrine dominanti sui demonî nel cristianesimo antico sono largamente esposte e naturalmente condivise dai principali scrittori: Tertulliano (Apologeticus, 23;24;27;37), Minucio Felice (Octavms, 27), Taziano (Ad Graecos, 7,18), Origene (Contra ...
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TRADIZIONE (lat. traditio, "consegna")
Carlo ANTONI
Enrico ROSA
La tradizione è nettamente separata dalla storia soltanto in seguito alla critica razionalistica del Seicento. E allora che si pone [...] dall'enciclica Pascendi (1907).
Bibl.: A. M. Vellico, La Rivelazione e le sue fonti nel "De praescriptione haereticorum" di Tertulliano, Roma 1935; R. Bellarmino, De controversiis, I: De Verbo Dei scripto et non scripto, Venezia 1721; C. Schrader, De ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] i filosofi antichi non erano mai riusciti a fondare. In queste circostanze nacque una teologia cristiana, e Ireneo e Tertulliano costruirono l'immagine di una tradizione cristiana uniforme, che si pretendeva risalisse agli Apostoli e che dava diritto ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] avevano compiuto per affrancarsi dalla tutela ecclesiastica. La norma antica acquistava autorità in base al principio espresso da Tertulliano (autore più volte citato nel De imperio), secondo cui "quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum ...
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Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] medievale. La distinzione rilevante non era più tra cittadino e straniero, ma tra cittadinanza religiosa e cittadinanza politica. Tertulliano e sant'Agostino misero l'accento sulla cittadinanza celeste, nella Chiesa di Cristo, in Dio, ma nessuno di ...
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PIETRO E PAOLO
C. Bertelli
Apostoli e martiri. Già la Lettera detta di Clemente (Il sec.) raccoglie la tradizione romana secondo cui i due apostoli avrebbero subito il martirio insieme; nel IV sec. [...] a Roma (526).
2. - Paolo. - Gli Atti di Paolo e Tecla, apocrifo noto a Roma circa il 200 e che Tertulliano attribuisce a un in Asia presbytero, disegnano un rapido ritratto di Paolo: "piccolo, calvo; vigoroso, con le sopracciglia congiunte, il naso ...
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romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...