Dal linguaggio comune, in cui significava originariamente generazione, produzione, questo termine, come già il greco κρισις, passò al linguaggio filosofico-religioso per indicare l'origine del mondo mediante [...] cit., 7,28, oltre che Genesi, I-II. Per la storia di questa dottrina nel cristianesimo vedi specialmente: Tertulliano, Adversus Hermogenem; Origene, De principiis e Adversus Celsum; Giustino Martire, Apologia, I, 59; Clemente Alessandrino, Strom., V ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] le assurdità: non è quindi strano che all’inizio si manifestasse l’opposizione tra la nuova religione e l’antica cultura. Tertulliano ne è il testimone più celebre: «Credo quia absurdum, […] tanto stolto da credere in un dio nato, e da una vergine ...
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Lucrezio Caro, Tito
Antonio Martina
Il nome di L. (vissuto nella prima metà del I secolo a. C. e autore del De Rerum natura) non ricorre mai nel corpus dantesco. Il Plumptre, citato dal Moore (Studies, [...] passi di scritti, noti o ignoti a D., che si possono confrontare con maggiore convinzione col verso dantesco: Cicerone Amic. IV 13; Tertulliano Praescr. haer. VII 4; Lattanzio Div. inst. VII XII 5; Agostino Sermo XL ed Epist. CIV 3 (Ad Nectarium). D ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] (20-21) e che ebbe nel 2° sec. numerosi seguaci (per es., Papia di Ierapoli, s. Giustino, s. Ireneo, Tertulliano, ecc.). Già in Paolo, e più ancora in Giovanni, comunque, la spiritualizzazione dell’escatologismo di impronta giudaica contenuto nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tutta la ricezione e la trasmissione dei testi classici in età altomedievale avviene [...] forte l’inclinazione verso la letteratura pagana su cui gli stessi autori cristiani si sono formati, ma se Tertulliano e Ambrogio trovano naturale “saccheggiare” la letteratura pagana, altri, come il pure coltissimo Girolamo (Epistola 22), ritengono ...
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ubiquità
Federigo Tollemache
Dal latino ubiquitas, l'u. è attributo divino che definisce il rapporto tra Dio e l'universo dal punto di vista della categoria locale. Dio, semplicissimo, non ha corpo [...] esse ubique et semper ", e altrove); Pd XXIX 10-12, XXX 10-13 e XXXIII 85-90 sembrano riecheggiare un celebre passo di Tertulliano: " Deus in quo omnis locus, non ipse in loco " (Migne, Patrol. Lat. II 175); l'immagine di Dio che per l'universo ...
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Comprendono tutte le preparazioni adoperate per curare il corpo (viso, mani, capelli, unghie), per mantenerne e metterne in rilievo la bellezza, ovvero per procurare a chi fa uso di essi una bellezza artificiale.
Oriente. [...] condannato fin dagl'inizî dagli scrittori cristiani (v., interessantissimo per i particolari che fornisce, il De cultu feminarum di Tertulliano), non era sconosciuto agli stessi barbari, se sappiamo, p. es., che le donne sassoni si davano il rossetto ...
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L'aggettivo apocrifo (dal gr. ἁπόκρυϕος) letteralmente "nascosto, segreto", nel linguaggio religioso ha preso una speciale connotazione, correlativa al concetto di canone (v.) della Sacra Scrittura, così [...] magici e misterici.
Il motivo ispiratore è l'edificazione, o ciò che si riteneva tale, e la glorificazione dei protagonisti. Tertulliano ci narra (De bapt., 17), che un presbitero d'Asia fu destituito per avere scritto atti romanzeschi di Paolo ...
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MIMO
F. Ber.
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. La voce mimo, mentre genericamente indica l'imitazione (μιμεῖσϑαι, "imitare"), vuol designare in modo specifico quelle forme comiche minori che, nella letteratura d'ogni paese, meno [...] Domiziano il supplizio non fu più finzione: uno schiavo fu veramente suppliziato sulla scena. Era ancora applaudito al tempo di Tertulliano.
Il mimo partecipò con passione alla lotta contro i cristiani. Ne abbiamo un'idea dalla Passione di S. Genesio ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] .
Sin dagl'inizî del Medioevo, per eredità dell'antecedente iconografia classica, le virtù presso gli scrittori (Erma, Tertulliano) sono personificate da vergini. Nella Psichomachia di Prudenzio queste vergini combattono contro i vizi: la Fede contro ...
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romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...