Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] operata in modo chiaro, definito e indistruttibile, quando questa libertà della Chiesa sia stabilita, l’indipendenza del papato sarà su terreno ben più solido che non lo sia al presente. Né solo la sua indipendenza verrà meglio assicurata, ma la sua ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] del razionalismo e del giansenismo, considerati eversivi della società religiosa e di quella politica, collocandosi sullo stesso terreno degli avversari: unendo cioè i cattolici in una organizzazione segreta come quelle che si volevano combattere, e ...
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GRIMALDI, Girolamo
Alexander Koller
Nacque a Genova il 15 nov. 1674, secondogenito del patrizio genovese Ranieri e della moglie Gironima Cuniquez. Padrino di battesimo fu il cardinale Girolamo Grimaldi, [...] notaio Antonio Nanni, suo segretario. Un ufficio funzionante era indispensabile, tanto più che le Fiandre erano un terreno difficile per la diplomazia papale: i rappresentanti del papa dovevano adoperarsi per difendere la fede dal protestantesimo e ...
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MANSI, Giovanni Domenico
Fabrizio Vannini
Nacque a Lucca il 16 febbr. 1692, da Giuseppe e da Maria Rosa Torre, in un ramo collaterale della famiglia patrizia dei Mansi, quello di San Donnino, primo [...] per la loro gravità alla competenza del confessore ordinario e demandati al vescovo). Il M. era sceso su un terreno particolarmente scivoloso, dal momento che fervevano allora le dispute fra lassisti e rigoristi: il fatto stesso di compilare un ...
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GIGLI, Martino
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Lucca il 27 luglio 1511 da Giovan Paolo di ser Nicolao e da Susanna di Stefano Liena. Due componimenti poetici dedicatigli nel 1523 dal suo maestro [...] adoperò con lo zio Matteo affinché il decanato di S. Michele, del quale entrambi erano patroni, offrisse ai cappuccini un terreno per edificarvi un convento. Poco dopo il G. era presente, insieme con lo stesso Matteo e altri familiari delle monache ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] sul male). P. è poeta dotto: non solo fiero della sua conoscenza del greco, ma interamente radicato nel terreno della tradizione classica: riprende metri oraziani e catulliani (specie nelle prefazioni ai poemi), imita continuamente Virgilio e altri ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] la ferma intransigenza del partito cattolico del Zentrum, capeggiato da L. Windthorst, che rivendicava la propria autonomia sul terreno politico e non gradiva le pressioni che da Roma invitavano i cattolici tedeschi ad attenuare la loro opposizione a ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] pensarono allora di cominciare a trasferire al giovane una parte dei benefici ecclesiastici del vecchio, ma anche su questo terreno il papa oppose una tenace resistenza e acconsentì per una sola abbazia. Per tagliar corto sulla nomina a cardinale ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] comune eredità normanna, ma per l'Occidente latino in generale l'Italia meridionale all'epoca di Federico II rappresentò il terreno più propizio per il mantenimento e lo sviluppo dei contatti con la cultura greca classica e bizantina. Ciò era dovuto ...
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GIOVANNI da Lugio (Luio)
Gabriele Archetti
Nacque nel Bergamasco, secondo quanto afferma Raniero Sacconi, che lo chiama "Iohannes de Lugio Bergamensis" (p. 51). Molto probabilmente infatti G. proveniva [...] commessa, che le portava a incarnarsi nei corpi del mondo terreno, creato ab aeterno da Satana in opposizione al precedente.
G né rapporto reciproco, mentre per gli Albanenses il mondo terreno malvagio non avrebbe mai avuto termine.
G. espose questa ...
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terreno1
terréno1 agg. [lat. terrēnus, der. di terra «terra»]. – 1. a. Della terra, di questo mondo (in contrapp. a celeste o spirituale): la vita t.; i beni, i desiderî t.; le gioie, le vanità, le aspirazioni t.; Volando al ciel colla t....
terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, il termine suolo, mentre il termine...