COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] contribuisse di fatto.
I legami con l'ambiente ecclesiastico e la costante dedizione ai Medici (non esente, sul terreno letterario, dall'esercizio dell'adulazione) non impedirono dunque al C., nella sua attività pubblica, una indipendenza di giudizio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Chiovenda
Massimo Meccarelli
La vicenda intellettuale di Chiovenda ha offerto solide fondazioni metodologiche alla scienza processual-civilistica italiana; soprattutto a lui si deve il passaggio [...] un orizzonte legalistico.
La definizione del ruolo della scienza veniva messo a fuoco guardando i recenti svolgimenti sul terreno della procedura civile della giurisprudenza dei concetti tedesca (Tarello 1989; Cipriani 2006). È del resto una tendenza ...
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Cittadinanza, popolo e territorio
Carlo Amirante
Amedeo Barletta
Il rapporto strutturale e funzionale tra cittadini e territorio, centrale e decisivo per il costituzionalismo del novecento, costituisce [...] , è quella che ha per oggetto la gestione condivisa e partecipata dei beni comuni. Queste esperienze hanno trovato terreno fertile soprattutto tra le giovani generazioni; la valorizzazione della gestione dei beni comuni ha trovato il suo fondamento ...
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BONFANTE, Pietro
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Nacque il 29 giugno 1864 a Poggio Mirteto (Rieti) da Innocenzo e da Nevilla Monteneri. Terminati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di [...] [1908], 12, e ristampata in Per la scienza dell'antichità..., Torino 1909, pp. 349-460), che investiva lo stesso terreno della ricostruzione degli istituti giuridici in tema di rapporti tra diritti greci e diritto romano, e circa il carattere tecnico ...
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FALCO, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque a Lecce, da Giuseppe e da Assunta Gaballo, il 6 febbr. 1875, e si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Napoli nel 1900. Durante gli anni del [...] biologiche, chimiche e fisiche, i cui continui progressi fornivano proprio alla medicina legale e all'antropologia criminale il terreno fecondo per porre le basi delle nuove conoscenze correlate alla prova generica del reato e all'identificazione del ...
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CANTALUPO, Benedetto
Francesco Di Battista
Nacque a Napoli il 30 maggio 1802 da Serafina Diana e da Francesco; il padre, di cui rimase presto orfano, era "negoziante", ma vantava titoli nobiliari e [...] apologetica della dinastia, del Genio de' Borboni, e agiografica del cattolicesimo, le stesse opere più significative sul terreno del diritto e dell'economia, segnate come sono anch'esse da un inconfondibile marchio conservatore.
In effetti, il ...
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PISAPIA, Gian Domenico
Ennio Amodio
PISAPIA, Gian Domenico. – Nacque a Caserta il 22 febbraio 1915 da Giovanni, direttore di banca, e da Gemma Orlandella. Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1935, [...] anime dello studioso e dell’avvocato, così da rendere l’impegno teorico una premessa indispensabile per sperimentare sul terreno processuale soluzioni capaci di offrire un equilibrio tra esigenze repressive e garanzie individuali. Al riguardo è stato ...
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CAPECE GALEOTA, Giacomo
Aurelio Musi
Nacque a Napoli il 7 dic. 1617. Di famiglia nobile iscritta al sedile di Capua, era figlio secondogenito del ministro e giuspubblicista Fabio duca della Regina. [...] Sant'Angelo era situato nel Principato Citra a circa 32 chilometri da Salerno: pur non disponendo di un terreno particolarmente fertile, produceva annualmente notevoli quantità di olio di ottima qualità. La proprietà terriera, le fortune accumulate ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] iniziò un vasto programma di scioperi di massa che indusse il Parlamento a varare una legge sulle miniere e preparò il terreno per una legge che fissasse la giornata lavorativa a 10 ore (1847).
Anche in Francia il movimento operaio aveva iniziato la ...
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Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] le immagini sensibili, essenziali ad attuare la sua potenzialità) e nega l'immortalità individuale, fu combattuta sul terreno filosofico da s. Tommaso. Respingendo il tentativo di conciliare Aristotele con la religione musulmana, A. riduceva la ...
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terreno1
terréno1 agg. [lat. terrēnus, der. di terra «terra»]. – 1. a. Della terra, di questo mondo (in contrapp. a celeste o spirituale): la vita t.; i beni, i desiderî t.; le gioie, le vanità, le aspirazioni t.; Volando al ciel colla t....
terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, il termine suolo, mentre il termine...