Agricoltura
P. Mane
M. Bernardini
Dal punto di vista storico-artistico, lo studio dell'a. medievale può avvalersi di testimonianze iconografiche dalle diverse e numerose tipologie. Esse costituiscono [...] lavoro poco caratteristico e poco rappresentato, essa appare inserita talvolta nei cicli dei Mesi, dove, secondo la natura del suolo, il terreno viene lavorato con la zappa e, meno spesso, con la vanga, mai con un aratro.
In realtà le operazioni più ...
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Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
STOÀ (στοά; porticus)
N. Bonacasa
Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, [...] di porti, agorài, mercati. Lungo il corso del III sec. la s. tradizionale trova modo di espandersi e adattarsi al terreno e alle varie funzioni per cui è richiesta la sua costruzione modulandosi anche in bracci e vasti quadriportici come a Corinto ...
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Vedi SIBARI dell'anno: 1966 - 1997
SIBARI (Σύβαρις, Sybaris)
P. Zancani Montuoro
Colonia greca sulla costa ionica d'Italia fra i fiumi Crati e l'omonimo S., celebre per la sua straordinaria ricchezza [...] oltre il Crati. I frammenti vascolari protocorinzi, corinzi e ionici riferibili a S. si trovano entro uno strato di sabbia sotto il terreno argilloso, da 6 a 8 m di profondità, cioè a partire da 3 m sotto il livello del mare. Ed i risultati ottenuti ...
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DE' ROSSI, Matthia
Anna Menichella
Figlio primogenito dell'architetto Marc'Antonio e della sua prima moglie, Emilia Bertioli, nacque a Roma il 14 genn. 1637. Il padre lo introdusse nell'ambiente della [...] entrambi, in seguito, quando i Chigi acquistarono dai Savelli il terreno ed il palazzo di Ariccia, verso la fine del 1661, , sostenuto dal cugino pontefice, decise di comperare un terreno in Trastevere per un nuovo edificio assistenziale per i ...
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FRISIA
Z. van Ruyven-Zeman
(olandese Friesland)
Regione storica attualmente suddivisa tra l'area nordoccidentale della Bassa Sassonia (Germania) e i Paesi Bassi. La F. storica compresa nei Paesi Bassi, [...] Medioevo cristiano nella regione. Il potere religioso, e inizialmente anche quello civile, veniva esercitato dal vescovo di Utrecht.Il terreno paludoso costrinse i Frisi a utilizzare per le comunicazioni i corsi d'acqua, lungo i quali, a partire dal ...
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TRITTOLEMO (Τριπτόλεμος, Τρεπτόλομος, Τριοπτόλεμος, Triptolĕmus)
P. E. Arias
Eroe eleusinio, il cui nome gli antichi facevano derivare da τρίπολος (colui che ara tre volte, cfr. Schol. Hom., Il., xviii, [...] ospitalità gli aveva rivelato i misteri. D'altro lato l'eroe è considerato dalla tradizione il primo ad avere arato il terreno per seminare il grano nella piana di Rharion (Paus., i, 38, 6). La tradizione letteraria è piuttosto lacunosa, lo considera ...
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CASTELLUM DIMMIDI
L. Rocchetti
Forte romano; posto avanzato nel deserto africano, fondato nel 198 da Settimio Severo, abbandonato dai Romani dopo 40 anni, durante i quali vi ebbe stanza quasi sempre [...] la pianta: dai resti si deduce che il tracciato delle mura doveva essere molto irregolare, in rapporto con le esigenze del terreno, e che il materiale da costruzione era assai mediocre. Lo spessore delle mura è in media di due metri; la porta ...
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PLISKA
A. Frova
Campo fortificato e capitale del primo regno bulgaro (679-893) presso il villaggio di Aboba, nella Bulgaria nord-orientale, distretto di Sciumen. Gli scavi dell' Istituto Archeologico [...] podio a somiglianza dei palazzi di Costantinopoli che posano su sottostrutture a pilastri. Si vede qui l'incontro sul terreno dell'architettura di due culture costruttive: la costruzione in legno del barbaro N e l'architettura in pietra e mattoni ...
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PAESAGGIO
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
O. Siren
Il Vocabolario delle Arti del Disegno di F. Baldinucci (1681), definiva il p. nell'arte nel modo seguente: "Paesi, appresso i Pittori [...] caccia del tempio a piramide del faraone Saḥurē, dove il terreno è indicato da linee ondulate sulle quali sorgono ciuffi di erba forma l'essenza di un p.: la squallida solitudine di un terreno popolato da magre piante in mezzo al quale l'uomo si ...
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TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] si ha in Falerii Novi (S. Maria di Falleri), che risale alla metà del III sec. a. C.: la situazione pianeggiante del terreno obbligò qui a rinforzare l'alto muro di cinta con cinquanta t. collocate alla distanza quasi costante di 100 piedi romani (30 ...
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terreno1
terréno1 agg. [lat. terrēnus, der. di terra «terra»]. – 1. a. Della terra, di questo mondo (in contrapp. a celeste o spirituale): la vita t.; i beni, i desiderî t.; le gioie, le vanità, le aspirazioni t.; Volando al ciel colla t....
terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, il termine suolo, mentre il termine...