Complesso di edifici e di attrezzature in terreno aperto aventi lo scopo di effettuare sia misurazioni sia registrazioni, continue nel tempo, di grandezze geofisiche; salvo i pochi casi del passato di [...] osservatori ‘generali’, essi assumono per lo più una denominazione che indica la natura delle grandezze osservate: osservatorio geomagnetico, glaciologico, idrologico, meteorologico, sismico, vulcanologico ...
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Nell’antica Roma, unità di misura di superficie equivalente a 0,252 ha. Indicava il terreno arabile in una giornata da una coppia di buoi attaccati allo stesso giogo (iugum). ...
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cloramfenicolo
Antibiotico (detto anche cloromicetina) isolato dal terreno di coltura di un actinomicete, Streptomyces Venezuelae, preparato anche per via sintetica: è un potente inibitore della sintesi [...] proteica. Si utilizza in casi selezionati a causa della sua tossicità ematologica ...
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MANSO (mansus)
Giuseppe FORCHIELLI
Anticamente designava il terreno affidato ai coltivatori negli stanziamenti o colonizzazioni primitive. La parola, connessa con mensura, comincia a comparire nelle [...] fonti franche della metà del sec. VII. È quindi probabile che il sistema fosse seguito nei nuovi stanziamenti barbarici. Il manso, come unità agricola, si riconnette col fenomeno dell'affermarsi della ...
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seminare
Domenico Consoli
- " Spargere il seme " sul terreno o altro luogo adatto alla germinazione. Il verbo è adoperato da D. quasi sempre con valore estensivo o metaforico: oh ammirabile e benigno [...] seminatore, che non attende se non che la natura umana li apparecchi la terra a seminare (Cv IV XXI 12), dove la terra è l'anima in cui Dio depone il seme della carità e della grazia.
In Cv III VII 13 ...
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Agraria
Pratica di somministrare acqua ai terreni per rendere produttiva una zona arida, per effettuare determinate coltivazioni (per es., la risicoltura) o per aumentare la produzione agraria di un terreno [...] l’i. (colature), si provvede con una rete di scolo, costituita da canali disposti lungo le linee più depresse del terreno e con sezioni crescenti verso valle: la rete di scolo impedisce ristagni d’acqua locali e il rialzamento della falda freatica ...
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. Così chiamasi il terreno coltivato a canna comune (Arundo donax L.). Generalmente il canneto accompagna altre colture di piante che abbisognano di sostegno, specialmente il vigneto e l'orto, nell'Europa [...] facendo la coltura a strisce strette che annualmente vengono rifilate da un lato per quel tanto che i rizomi avanzano nel terreno nuovo dal lato opposto. La raccolta delle canne si eseguisce d'inverno, recidendo con misurati colpi di zappone le canne ...
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(o smottamento) Nella risicultura, operazione di preparazione del terreno prima della semina, che consiste nella rottura delle zolle dopo l’aratura.
In orticultura, il rivolgimento del terreno necessario [...] per far affiorare i tuberi durante la raccolta ...
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Attrezzo agricolo che serve a preparare il terreno per le colture, rivoltandolo e sminuzzandolo per una profondità di 15-20 cm. Si compone (v. fig.) di una lama triangolare piatta, munita di un robusto [...] (staffa o staffale o vangile), sulla quale si preme con il piede per fare penetrare profondamente la v. nel terreno e staccare una zolla.
L’operazione di vangatura viene eseguita meccanicamente con la vangatrice (o motovanga), portata da un ...
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sovescio Pratica agraria che consiste nel concimare un terreno sotterrandovi piante o parti di esse allo stato fresco; a tal fine si impiegano materiali vegetali cresciuti o appositamente seminati sul [...] le molte piante che si prestano per il s. sono da preferire le Fabacee (lupino, favetta, trifogli, veccia, pisello da foraggio, soia, fieno greco, colza, segale ecc.), che utilizzando l’azoto atmosferico arricchiscono il terreno di questo elemento. ...
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terreno1
terréno1 agg. [lat. terrēnus, der. di terra «terra»]. – 1. a. Della terra, di questo mondo (in contrapp. a celeste o spirituale): la vita t.; i beni, i desiderî t.; le gioie, le vanità, le aspirazioni t.; Volando al ciel colla t....
terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, il termine suolo, mentre il termine...