Chimico (Kalmar 1797 - Angsholm, Drottningholm, 1858), allievo di Berzelius; prof. nell'univ. di Stoccolma. È ricordato per importanti e accurati lavori analitici che portarono alla scoperta di alcuni [...] si accorse che il residuo non conteneva solo i sali di lantanio e ritenne di avere individuato un altro metallo delle terrerare, chimicamente molto simile al lantanio, che chiamò didimio; alcuni anni dopo (1885) K. Auer von Welsbach dimostrò che il ...
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Fisico (Middletown 1899 - Cambridge, Massachusetts, 1980), prof. di fisica all'univ. del Minnesota e poi alla Harvard University. È noto per importanti ricerche sul paramagnetismo delle terrerare e sulle [...] relazioni fra struttura chimica (in partic. fra natura dei legami chimici) e proprietà magnetiche di una sostanza. Per il complesso dei suoi studî sulle proprietà magnetiche della materia ha ricevuto il ...
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Chimico statunitense (Owosso, Michigan, 1873 - Champaign, Illinois, 1952), prof. all'univ. di Urbana; è noto per diverse ricerche di chimica generale e inorganica (pesi atomici di terrerare, leghe del [...] berillio, ecc.). A lui, a J. A. Harris e L. F. Yntema si deve una prima identificazione (1926) di un nuovo elemento che chiamarono illinio, più tardi (1945) definitivamente identificato da C. Coryell e ...
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Chimico (Newburyport, Massachusetts, 1866 - Altadena 1936); direttore (1903) del laboratorio di ricerche chimico-fisiche al Massachusetts institute of technology; compì rilevanti ricerche nel campo dell'analisi [...] qualitativa (elementi delle terrerare) e della chimica analitica (proprietà delle soluzioni elettrolitiche); su questi argomenti scrisse alcuni testi di larga diffusione. Fondò la rivista Review of american chemical research, che più tardi divenne l ...
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Chimico (Vienna 1858 - castello di Welsbach, Carinzia, 1929), figlio di Alois. Autore di numerose ricerche nel campo delle terrerare; scoprì il praseodimio (1885), il neodimio (1886) e il lutezio (1907). [...] Realizzò le reticelle a incandescenza, che portano il suo nome, alcune leghe piroforiche ferro-cerio e lampade elettroniche a filamento di osmio e osmio-tungsteno ...
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Ingegnere (Edimburgo 1797 - Dublino 1840). Studioso di fisica e di chimica, inventò nel 1820 una lampada (usata per fari e proiettori) che porta il suo nome, costituita da un cannello ossidrico (poi ossiacetilenico) [...] che proietta la sua fiamma su un blocchetto di terrerare portandolo alla incandescenza, con fortissima emissione di luce. ...
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Chimico francese (Cognac 1838 - Parigi 1912), allievo di Ch.-A. Wurtz, autore di ricerche, specialmente di spettroscopia: scoprì gli elementi gallio (1875), samario (1879) e disprosio (1886); studiò gli [...] spettri di altri elementi (germanio, berillio, terrerare), in relazione anche alla loro collocazione nel sistema periodico. ...
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Chimico italiano (Genova 1882 - ivi 1960), allievo di G. Pellizzari; prof. nell'univ. di Firenze, poi di Genova; socio nazionale dei Lincei (1947). Tra le sue ricerche di chimica-fisica, soprattutto importanti [...] quelle sugli elementi e sui composti delle terrerare (Le terrerare, 1929). ...
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Chimico (Skönberg 1840 - Stoccolma 1899); prof. di chimica analitica a Uppsala. A lui si deve la scoperta dell'elemento chimico scandio (1879); preparò il torio puro e fu autore di rilevanti ricerche sugli [...] elementi delle terrerare e sui fertilizzanti chimici. ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
raro
agg. [dal lat. rarus]. – 1. a. non com. Poco compatto, poco denso (più com. rado): L’essercito di Cristo ... Si movea tardo, sospeccioso e raro (Dante); se così fussi, dovrebbono i baleni e i fulmini, come quelli che si fanno di materia...