PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] inglobare il popoloso quartiere di Seralcadi, svoltava proseguendo verso E, sino a comprendere anche il quartiere marittimo di Terracina nelle prossimità di Castellammare, il quale bloccava la cinta urbica all'angolo nord-est della città. Nel tratto ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] a informare di sé le torri di facciata della cattedrale di Laon e i campanili duecenteschi delle cattedrali di Gaeta, Terracina e Amalfi. Il punto di maggiore inventiva venne raggiunto con la ricostruzione del coro del priorato di Saint-Martin-des ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] , Arte e civiltà della Sicilia antica, I, Milano 1935, p. 434, fig. 186. Terni: L. Lanzi, in Not. Scavi, 1914, pp. 6668, fig. 49. Terracina e dintotni: Forma Italiae, I, i, II zona, n. 6, col. 26, fig. c; II zona, A, coll. 47-48, fig. 26; Il zona, L ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] di Pietro da Eboli (Berna, Bürgerbibl., 120 II) - la reggia normanna di S., denominata dalle fonti castel Terracina, insistentemente identificata, ma con scarsa plausibilità, con una casatorre rivestita di tarsie (Kalby, 1971).La posizione di rilievo ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] un doppio ordine di colonne anche nella lanterna), della cattedrale di Ferentino, opera di Drudus de Trivio, di quella di Terracina, della chiesa di Riofreddo, della parrocchiale di S. Pietro a Rocca di Botte (Abruzzo), di S. Stefano a Fiano Romano ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] di elementi marmorei figurati di semplice profilo (duomo di Sant'Agata dei Goti, cattedrale di Casertavecchia, ma anche duomo di Terracina, questi ultimi del sec. 13°). La seconda si collega da un lato agli esempi campani per la presenza di inserti ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] , 1300 ca.); nel Lazio, quelli del duomo di Ferentino (attribuibile a Drudo de Trivio, 1240 ca.), del duomo di Terracina (1248), della chiesa di S. Maria Assunta a Lugnano in Teverina, della cattedrale di Anagni (firmato da un Vassalletto, 1260 ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] Foro), e dal perimetro quadrangolare; così sono molte città, a partire dal IV sec. a. C.: Ostia, Minturno, Pyrgi, Terracina, Fondi, Rimini, Piacenza, Bologna, Parma, Lucca, Pavia, Alife, Venafro, ecc. Il tipo doveva poi dare la forma definitiva alle ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] degli emicicli sostenuti da colonnati ionici in marmo, mentre il grandioso portico del tempio di Jupiter Anxur a Terracina poggia interamente su massicce volte a botte di opus incertum, attraversate da archi che creano un effetto aereo, traforato ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] rivestono i grandi santuari laziali di Giunone a Gabi, della Fortuna Primigenia a Preneste, di Giove Anxur a Terracina, di Ercole Vincitore a Tivoli. I tratti principali di questi complessi di notevole monumentalità sono la disposizione su ...
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fettuccia
fettùccia s. f. [dim. di fetta] (pl. -ce). – 1. Speciale tipo di nastro piuttosto basso e di tessuto resistente, che si adopera con funzione pratica per rifiniture di abiti o di biancheria, per legacci e sim.; f. metrica, nastro...
pontino1
pontino1 agg. [dal lat. Pomptinus o Pontinus]. – Relativo o appartenente a una zona del Lazio meridionale che si estende dai Monti Lepini al Tirreno e dai primi rilievi dei Colli Albani al Golfo di Terracina: regione p.; Agro P.;...