FERRARI (Ferrari d'Agrate), Marco
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Antonio e di Orsolina Fatuli e fratello di Giovanfrancesco (cfr. voci in questo Dizionario), nacque a Parma nel 1491 (Mendogni, 1991, [...] 1513 in cui risulta che certa Caterina, figlia di Ludovico de Tanzolini, moglie di Michele de Luca, assegna un appezzamento di terra in dote alla propria figlia, Elena, che sposa "Gio. Marco de Ferrari da Grate ... dell'età di 22 anni" (Scarabelli ...
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CIMA, Pagnone
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Giovannuccio di Ruggero, fu signore di Cingoli.
Pochissime le fonti documentali che a lui si riferiscono; relativamente diffuse quelle storiografiche, ma [...] contro i ribelli della Marca. Al 3 maggio 1332risale il più antico documento che attesti tin suo dominio di fatto sulla Terra di Cingoli: con i figli Giovanni e Tanarello e il fratello Ramberto fu presente in posizione di tutto rilievo al Consiglio ...
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ALBERTI, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Benevento il 27 maggio 1867 da Giuseppe e da Adelaide Sifò. Compì con i fratelli Ugo, Francesco e Luigi, gli studi superiori in Svizzera, presso l'istituto [...] lui creata.
Giuseppe era nato ad Arienzo San Felice (Caserta) nel 1833, ma presto si era trasferito a Benevento, terra pontificia, dove aveva aperto prima un caffè nella piazza principale e poi, incoraggiato dal successo negli affari, una trattoria e ...
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DEL BENE, Iacopo
Sandra Marsini
Figlio di Francesco di Bene e di monna Tana Bardi, nacque all'inizio del primo decennio del 1300, non sappiamo se in Firenze - nel popolo di Ss. Apostoli, dove la sua [...] possedevano numerosi beni immobili. Era già maggiorenne nel luglio del 1327, quando comprò da alcuni soci dei Bardi un pezzo di terra situato nel popolo di S. Maria a Peretola.
Uomo politico di primo piano, raggiunse le più alte cariche del governo ...
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CIBO, Veronica
Nicola Longo
Nacque a Massa di Lunigiana il 10 dicembre 1611, terzogenita del duca Carlo I e Brigida di Giannettino Spinola, genovese. Di mediocre bellezza e d'indole altera, a quindici [...] , il cui padre Lorenzo di Iacopo verso la fine del sec. XVI aveva ereditato dallo zio, cardinale Anton Maria Salviati, la terra di San Giuliano nella campagna romana, insieme con il titolo di marchese.
Il contratto matrimoniale fu stipulato il 10 apr ...
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ACQUAVIVA, Antonio
Giuseppe Coniglio
Figlio di Andrea Matteo e di Caterina Tomacelli, nacque non prima del 1394, succedendo nel titolo ducale di Atri alla morte del padre (1407). Ancora giovanetto, [...] appoggio di Ladislao, forse per qualche tempo favorevole ai Melatino, come farebbe supporre l'indulto concesso appunto da Ladislao alla terra di Colonnella, ribellatasi all'A. il 15 luglio 1407, pochi mesi dopo la uccisione di suo padre.
Ottenuta dal ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] . L'immensa epopea culminante nella gloria di Cesare e di Augusto si svela agli occhi dell'errante Enea, dal fondo della terra, come una storia futura di morti. V. presenta alla fantasia del lettore la sfilata dei grandi della storia di Roma nella ...
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Poeta russo (n. nel distretto di Rjazan´ 1895 - m. Leningrado 1925). Fece parte dapprima a Pietroburgo del gruppo dei poeti contadini e poi dell'immaginismo, una scuola poetica nata a Mosca dopo la Rivoluzione. [...] la Rivoluzione con entusiasmo, esaltandola in poemi declamatorî e barocchi, quali Preobraženie ("Trasfigurazione") e Inonija ("Altra terra") del 1919. Ma ben presto la delusione provata di fronte al dilagare del progresso industriale, che trasformava ...
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Scrittore tedesco (Altona 1888 - Amburgo 1961). Assieme a E. G. Kolbenheyer è il massimo rappresentante di una tendenza letteraria irrazionalistico-nazionalista destinata a sfociare apertamente nel nazismo. [...] nordico e la mistica del Blut und Boden ("sangue e suolo"), vòlta a esaltare i valori della razza e della terra. Alla politica culturale nazionalsocialista B. aderì non solo in sede creativa (cfr. Die grosse Fahrt, 1935; Gesammelte Märchen, 1942), ma ...
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Scrittore lettone (n. 1877 - m. 1940 o 1945 in prigionia sovietica). Studiò belle arti a Pietroburgo e filologia classica a Tartu; dopo l'indipendenza della Lettonia si trasferì da Mosca a Riga, dove lavorò [...] del neoclassicismo (le raccolte di versi Hipokrēna "Ippocrene", 1912; Kastālu avots "La fonte Castalia", 1920; Zeme un mūžība "Terra ed eternità", 1926). Scrisse anche romanzi e monografie critiche su J. Poruks e Aida Niedra. Il figlio Anslavs (Riga ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
terrano
s. m. [adattam. della forma locale teràn, propr. «terragno»]. – Vino rosso da pasto, prodotto nella Venezia Giulia, e spec. nella prov. di Gorizia e nell’Istria, con uve di varî vitigni (pinot grigio, riesling italico e renano, sauvignon...