Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...] metropolitano di Santa Maria del Fiore e vicario generale del vescovo.
Dai primi del 1391 è poi a Padova, dove terrà per è attivamente presente a partire dall’ottobre di quell’anno.
Con intensissimo lavoro diplomatico, egli è tra gli artefici degli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] Invece per Fuoco il denaro ha il ruolo di ‘organizzatore’ del lavoro e dell’industria, e costituisce l’elemento stati d’Italia, 2 voll., Napoli 1824.
Esposizione di una nuova teoria su la rendita delle terre, «Nuovo giornale de’ letterati», 1825, t. ...
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EREDE, Michele
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 21 ag. 1806, primogenito di Pietro e di Maria Vassallo, fu avviato agli studi classici, ma la morte del padre, negoziante di modeste fortune, lo costrinse [...] al lago Maggiore, e di qui al lago di Costanza attraverso il Lucomagno: "La Sardegna diterra ferma, o per mezzo da tempo la Transatlantica di Rubattino aveva rinunciato ai collegamenti con l'America, l'E. lavorò senza successo ad una compagnia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Pecchio
Maurizio Isabella
Giuseppe Pecchio può considerarsi il fondatore dell’economia politica risorgimentale. Riprendendo l’eredità di Pietro Custodi, Pecchio popolarizzò il pensiero economico [...] letteratura antismithiana dell’epoca assieme ai lavoridi Melchiorre Gioia e agli scritti di economisti francesi come Pierre-Lous Chaptal , che legava la cittadinanza alla terra, a favore di un modello liberale di società basato su libertà civili e ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] determinazione fondamentale del salario e il costo di produzione del lavoro, in Riv. internaz. di scienze soc. e discipline ausiliarie, XLIV titolo de Il motivo eterno della "terra"; Cooperativismo agricolo e terre incolte in Capitanata, in La Riforma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pompeo Neri
André Tiran
Dopo le guerre di successione della prima parte del secolo e la pace di Aquisgrana del 1748, prendono l’avvio negli Stati del Nord un dibattito e un movimento di riforma nei [...] terra lombarda.
In realtà, nel 1745, Pompeo Neri era stato incaricato, da Francesco di Lorena, allora granduca di Toscana, di predisporre un progetto di «rifusione generale» di John Law.
Tra i lavoridi rilievo di Neri, risalenti al periodo milanese ...
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PAVONCELLI, Giuseppe
Maria Carmela Schisani
PAVONCELLI, Giuseppe. – Nacque a Cerignola (Foggia), il 24 agosto 1836, primogenito dei due figli di Federico, mercante granista e possidente, e di Antonia [...] sua attività investendo il capitale accumulato nell’acquisto diterre e trasformando massicciamente le proprie coltivazioni in vigneti. 1897, divenne ministro dei Lavori pubblici del IV governo Di Rudinì.
Già nelle vesti di deputato, oltre a portare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Matteo Palmieri
Daniela Parisi
Matteo Palmieri occupa un posto di rilievo tra gli autori dell’Umanesimo civile del Quattrocento, insieme con Poggio Bracciolini, Benedetto Cotrugli e Leonardo Bruni. [...] Terra è stato creato da Dio e serve all’uso comune degli uomini, i quali, a loro volta, sono generati per essere di utilità e di aiuto scema l’utilità di quel bene se non si è in grado di cambiare per migliorare il metodo dilavorazione e la qualità ...
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MALLERE, Ignazio Donaudi conte delle
Vincenzo Sorella
Primogenito di Giovanni Pietro Donaudi e Serafina Moccafi, nacque a Torino il 15 genn. 1744. La famiglia, originaria di Barcelonnette nell'alta [...] "avendo per le pene e le fatiche [(] una porzione dei frutti, siccome quanto la terra maggiormente si lavora, tanto più rende, ha una più forte spinta a raddoppiare le fatiche e procurare di far crescere la quantità delle produzioni naturali" (Saggio ...
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GEMELLI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Orta (Orta San Giulio in provincia di Novara) il 1° apr. 1736 da Giovanni Antonio, di nobile e antica famiglia ghibellina (il cui palazzo [...] greggi prive di stalle e di pascoli definiti), ma soprattutto la radicata tradizione della comunanza delle terre, col sistema parte dell'opera, e volle rendere il G. più libero dilavorarvi, ottenendogli le patenti del 3 dic. 1771 che lo nominavano ...
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Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...