COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] agrari e il contratto dilavoro in Italia, Roma 1903: inchiesta sui disegni di legge presentati alla Camera nel di aspirare a territori in cui non vi fosse maggioranza di italiani, sforzandosi di dimostrare un'alta percentuale di italiani nelle terre ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] la fuga dalle campagne, l'accrescimento della popolazione artigiana e piccolo borghese di fronte a quella dei lavoratori della terra, il progressivo assottigliarsi di mercanti e speculatori". Questi giudizi del 1910-1914 rivelavano le preoccupazioni ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] di Stendhal, 1961; della Signora delle camelie di Dumas figlio, 1970; dei Tre moschettieri di Dumas padre, 1978; del Viaggio al centro della terradi storia, e la tentazione ora può essere quella di «lavorare senz'ordini [...] d'essere lei insomma a ...
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Nato a Costigliole d'Asti il 24 luglio 1884, da Egidio e da Giulia Varesi, e diplomato al R. Istituto di scienze sociali di Firenze, il 10 nov. 1906 entrò nella carriera diplomatica in seguito ad esame [...] Esteri Giacomo Agnesa che, anche in seguito, lo terrà in considerazione accogliendo nella "serie rossa" delle monografie come la "personalità più marcante di tutta la delegazione" ed elogiandone i sistemi dilavoro, che, già sperimentati nel Corriere ...
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FRACCARO, Plinio
Emilio Gabba
Nacque a Bassano del Grappa l'8 genn. 1883 da Antonio, falegname, e da Maria Marostica; nel 1897 il padre emigrava in America, senza più dare notizie. Del F. si può dire [...] ruppero in occasione del concorso del 1915. Il metodo dilavoro del Pais, ipercritico, ipotetico, combinatorio gli restò estraneo 1936). Sul Grappa il F. aveva acquistato della terra, dove promosse un rimboschimento per cui ricevette dal ministero ...
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ATTAVANTI, Attavante
Renata Cipriani
Spesso chiamato Vante nei documenti; nacque probabilmente a Castelfiorentino nel 1452 da Gabriello, appartenente alla nobiltà fiorentina, e da madonna Bartola, figlia [...] di Michelangelo. Non esorbita dalla sua professione di miniatore l'aver avuto l'incombenza di fare "la palla della terra II. Al lavoro collaborarono Gherardo e Monte del Fora e altri: i documenti di pagamento danno un'idea del sistema dilavoro (cfr. ...
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CAGNOLA, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 9 giugno 1764 dal marchese Gaetano e da Emilia Serponti, appartenenti alla più antica nobiltà milanese.
Studiò lettere a Roma, dal 1776, al collegio Pio [...] allo straordinario, appassionato desiderio di affermazione e ad una continuità dilavoro che lo hanno sempre Angelini, Le opere dell'arch. L. C. in terra bergamasca, Bergamo 1963 (estr. da Atti d. Ateneo di scienze… Bergamo, XXXI[1960-61], pp. 11-56); ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Scialoja
Gabriella Gioli
Antonio Scialoja è considerato un protagonista di primo piano della politica economica risorgimentale. Stretto collaboratore di Cavour prima e dei governi della Destra [...] una grande efficienza produttiva, dovuta alle invenzioni di nuove tecniche, di nuovi macchinari, nonché alla specializzazione, alla divisione e associazione del lavoro, della terra (nel caso di latifondi) e del capitale.
Volgendo lo sguardo verso le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Francesco Boldizzoni
Capita di rado, nella storia della cultura economica, di imbattersi in intelligenze che coniughino in maniera assoluta passione scientifica e impegno civile, [...] di precetto. In un solo giorno di festa si spreca una quantità spropositata dilavoro produttivo; lavoro conseguenza, «altro recipe non sanno i nostri contadini, per fecondar le terre, che il letame» (p. 1593).
Per accrescere l’industriosità dei ...
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FERRAGAMO, Salvatore
Valeria Pinchera
Nacque a Bonito piccolo paese dell’Irpinia a 45 km da Avellino, il 5 giugno 1898, undicesimo di quattordici figli (7 maschi e 7 femmine), da un'umile famiglia [...] di morte) originari del luogo, erano in grado di sostenere la numerosa progenie solo grazie ai prodotti di due appezzamenti diterra e di un orto di con i suoi dipendenti i tempi dilavoro e quelli di pausa, interessandosi personalmente alla loro ...
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Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...