Teatro del Cinquecento, La tragedia - Introduzione
Renzo Cremante
Le ragioni della scelta sono suggerite in primo luogo, come dalla fisionomia della collezione e dalla misura del volume, così dalla [...] le chiavi del cielo e de l'inferno
E l'anime di noi sopra la terra,
Sì come piace a lui, lega e discioglie.
Sono appunto i lemmi che perché diletta la tragedia».
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Le manchevolezze di questo lavoro sarebbero ancora più gravi e numerose, se non avessi ...
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DANIELE da Capodistria
Maria De Marco
Nacque probabilmente a Capodistria nellaprima metà del sec. XIV.
In mancanza di altre notizie relative a D., non resta che fare riferimento al suo unico scritto [...] in luce il lungo periodo della sua esistenza dedicato allo studio ed al lavoro alchimistico ("per spacio et ultra de XXV anni": XVI, 8; 2-4 dell'uomo, delle quantità d'oro disponibili sulla terra ne avrebbe diminuito la rarità e quindi il valore ...
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FASOLO, Ugo
Massimo Onofri
Nato a Belluno, il 27 dic. 1905 da Umberto e da Rosa De Salvador, a vent'anni si trasferì a Firenze, ove terminò gli studi laureandosi in scienze naturali e intraprendendo [...] modo emblematico il senso di tutto il suo lavoro: la ricerca di un principio trascendente nel flusso d'Italia, XXX (1978), pp. 411-415; C. Toscani, F. e Pento: poesia in terra veneta, in Uomini e libri, XVII (1981), 82, p. 46; F. Mazzariol, Due poeti ...
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CICOGNA, Giorgio
Magda Vigilante
Nacque a Venezia il 19 marzo 1899 da Francesco e da Adelaide Nebdal, in un'illustre famiglia appartenente alla nobiltà veneta.
Entrato per concorso all'Accademia navale [...] luce", mentre non percepisce altro che "l'immagine fantasma" della Terra "qual era miliardi di anni or sono". Il pessimismo che ed espressa da Matter, nel ritornare al proprio, paziente lavoro: "... riprendere, nudo e impavido, il cammino e sì ...
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TOMMASO DA CAPUA
BBenoît Grévin
Se si è potuto parlare, con qualche esagerazione, di una "scuola di Capua" per qualificare la retorica fiorita alla corte imperiale e nella Curia nella prima metà del [...] e forse era suo fratello il "Petrus de Ebulo" (Pietro da Eboli; v.) che fu in seguito giustiziere nella Terra di Lavoro, podestà di diverse città dell'Italia settentrionale e vicario generale di Lombardia sotto Federico II. Comunque sia, T., che per ...
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DE CESARE (Di Cesare), Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nacque a Napoli il 5 genn. 1777, da Ottaviano - che svolse professione di giurista ma fu anche poeta e letterato, iscritto nell'Arcadia reale [...] la traduzione della Vita di Agricola di Tacito. Questo lavoro ottenne una certa fama, come è testimoniato dalle lettere scritte morte, ibid. 1848; Poche parole intorno alla mia missione in Terra di Bari, ibid. 1848; Glorie italiane dei secolo XIII, o ...
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COMAZZI (Accomazzo), Giovanni Battista
Fiorenza Vittori
Nacque a Mantova (secondo il Bazzoni, a Casale Monferrato) nel 1654 da famiglia originaria di Casale Monferrato.
Assai scarse sono le notizie [...] Fleury, poi chiamato a prenderne il supremo comando. Lavoro di pura routine storiografica sembra anche la Istoria di Leopoldo l'uomo nel dominio delle cose sotto di lui create in terra, che è la prima base della politica: Dominamini; enel giorno ...
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FERRARI, Oreste
Maria Garbari
Nacque a Locca di Ledro (oggi Bezzecca, in provincia di Trento) il 5 maggio i 890 da Giuseppe e da Erminia Bartoli. Nonostante le modeste condizioni economiche della famiglia [...] , Fabio Filzi e Damiano Chiesa, e nel 1935 scrisse Per l'Italia immortale - Cesare Battisti - La sua terra e la sua gente. Tradusse anche (Milano 1928) il lavoro di Jane d'Hazon, César Battisti et la fin de l'Autriche e stese la voce Battisti Cesare ...
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CHIARA, Bernardo
Giuliana Scudder
Nacque il 28 apr. 1863 in Vauda di Front, piccolo comune del Canavese, da Giacomo e Anna Maria Massa. La famiglia aveva lasciato la gestione della rivendita di sale [...] e tabacchi per dedicarsi alla terra, e le ristrettezze economiche ostacolavano la propensione allo studio del C., che dovette 'Agenzia doganale della stazione di Porta Susa a Torino. Il lavoro gli dava agio di leggere e studiare; né perdeva d'occhio ...
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LEONI, Michele
Francesco Millocca
Nacque il 5 marzo 1776 a Borgo San Donnino, oggi Fidenza, presso Parma, da Giuseppe e da Apollonia Paini. Le umili origini della famiglia non gli impedirono di completare [...] shakespeariana di P. Le Tourneur, riconosceva al L. grande capacità di lavoro: una dote indubbia, se si pensa alle molte traduzioni di autori tal modo, gli fu possibile ristabilirsi nella sua terra d'origine e dedicarsi con ancor più entusiasmo alla ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...