LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] pattuito era di 250 fiorini larghi e il lavoro doveva essere terminato entro il 1° marzo 1490. Nell'immediato la stesura degli riverbera nell'opera di Andrea del Sarto che, come è noto, era stato allievo di Raffaellino del Garbo, fedele interprete ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] Francesco Ricci, il possessore dell'unico manoscritto a tutt'oggi noto del Beneficio di Cristo.A Firenze li raggiunse la notizia della con la partecipazione del C., il Flaminio portò a termine tanto il lavoro, già cominciato a Firenze, di definitiva ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] ad Ippolita Sforza.
Nel 1459 "Venendo a Mantoa pontefice Pio" il C. terminò la composizione del poema volgare De gestis Francisci Sfortiae comunemente noto come Sforzeide: sono gli stessi anni durante i quali Francesco Filelfo andava componendo la ...
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FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] facoltà di lettere dell'uffiversità di Bologna e noto studioso di Dante.
Ancora studente universitario alla facoltà sintesi, a una "formula semplicissima: essere forti". Al termine dell'assise da cui fu fondata l'Associazione nazionalista italiana ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] tra i due consente di seguire certe fasi dell'iniziativa, terminata nel 1796 con la cessione della tipografia a G. Rosini. vi stampò buona parte dei suoi scritti, mentre non è noto se vi si stampassero con qualche frequenza anche opere altrui, perché ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] volte gonfaloniere della città, docente di diritto romano, noto uomo di cultura, ammiratore di Napoleone e poi magistrato la qualità scadente delle opere didattiche. Condusse poi a termine le trattative per l'acquisto delle galleria Borghese. Compì ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] dominante fino al XIX secolo.
Il soprannome con cui è noto, testimoniato fin dalle più antiche fonti (Landino), fu Da Donatello a Lippi, 2013, pp. 108 s.). Al termine di questo arco di tempo dovrebbero collocarsi le visionarie tavolette con S ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] italiana di primo Novecento, risulta centrale, com’è noto, l’incontro e il rapporto intenso con Croce. che Hegel muoveva all’intelletto astratto. Si sa d’altronde che il termine pseudoconcetto si trova per la prima volta in una lettera a Giovanni ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] volgare, pp. 12 s.). In quel momento egli era già noto come lettore principale di S. Maria Novella, dove aveva iniziato a dall'inizio del corso, quando si dà la spiegazione dei termini celum e terram. Dopo avere spiegato che all'inizio furono create ...
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DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] del tempo, di un dialetto aramaico che indicava, con termine allora usitato, come "sirocaldeo". Nonostante indubitabili debolezze, (con trad. lat. parallela) del commento ai Salmi del noto poeta R. Immanu'el da Roma: R. Immanuelis F. Solomonis ...
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noto1
nòto1 agg. [dal lat. notus, part. pass. di noscĕre «conoscere»]. – Conosciuto: mi è n. la sua tenacia; non è ancora n. la data degli esami; s’incamminò per un sentiero che solo a lui era n., o, al contr., per un sentiero poco n., o mal...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...