Commediografo e traduttore inglese (n. nel Hampshire 1505 - m. Londra 1556). Insieme con J. Leland compose ditties e interludes per l'incoronazione di Anna Bolena (31 maggio 1533). Fu direttore della scuola [...] Eton dal 1534 al 1541, e poi fino alla morte direttore della scuola di Westminster. Pubblicò una scelta delle opere di Terenzio, in originale e traduzione, con il titolo Floures for latine speaking (circa 1534). La sua fama è affidata a Ralph Roister ...
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VOLCACIO Sedigito (Volcacius Sedigĭtus)
Cesare GIARRATANO
Fiorì tra la fine del sec. II e il principio del I a. C., poiché, come si desume da Svetonio (Vita Terentii, p. 33 R), era più vecchio di Cicerone [...] . È congettura incertissima del Bücheler che gli si debbano attribuire i tre senarî dell'additamentum di Donato alla vita di Terenzio scritta da Svetonio. I frammenti sono raccolti da G. Funaioli (Gramm. Rom. Fragm.) e da Morel (Fragm. Poet. Lat., p ...
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Poeta e grammatico latino (fine del 2º sec. a. C.), amico di Lutazio Catulo; scrisse versi d'amore d'indirizzo ellenistico e un carme in settenarî trocaici sulla storia della letteratura (o solo della [...] ) latina, del quale rimangono pochi frammenti: in uno sostiene che l'influsso della poesia greca in Roma ebbe inizio al tempo della seconda guerra punica; in un altro allude malignamente ai rapporti fra il poeta Terenzio e i nobili suoi protettori. ...
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BARTOLOMEO del Regno (B. di Giovanni del Regno; Bartholomeus de Regno, de Regno Apulie, Apulus, de Neapoli)
Guido Martellotti
Lettore di grammatica e di retorica nello studio di Bologna alla fine sec. [...] di Pietro da Muglio; allargò il campo dell'insegnamento aggiungendo, ai testi che si leggevano abitualmente, l'esposizione di Terenzio, Plauto e Livio, e delle opere non retoriche di Cicerone. Nei rotuli dello Studio di Bologna compare come lettore ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] vol. I della "Serie di testi di lingua" di G. Poggioli, Livorno 1813; A. Cesari, Ragionamento premesso alle commedie di Terenzio, Verona 1816; E. Camerini, Profili letterari, Firenze 1870, ad Indicem; C. Arlia, La "Dolcina", atto scenico fatto da G ...
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Latinista francese (Fleurat, Creuse, 1878 - Iteuil, Vienne, 1964), prof. di letteratura latina alla Sorbona (1925-48), direttore della Revue des études latines e dell'Année philologique. Tra i suoi studî [...] Lexique de la terminologie linguistique, 1933; Traité de stylistique appliquée au latin, 1935; Quelques aspects de la formation du latin littéraire, 1949. Ha curato un'edizione, con traduzione francese, delle commedie di Terenzio (3 voll., 1942-49). ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] il mondo plebeo esuberante, robusto, di cui egli è poeta inesauribile. ▭ Nel Medioevo la commedia di P. fu scarsamente nota; la sua fortuna risale col Rinascimento quando, insieme a quella di Terenzio, determinò la nascita della commedia moderna. ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteratura latina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] di osservazioni critiche di P. sulla lingua latina arcaica e sappiamo che curò edizioni critiche di Lucrezio, Virgilio, Orazio, Terenzio e Persio. La sua autorità fu grande, tanto che gli furono attribuite varie opere (fra cui la vita di Virgilio ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Rufo.
La tragedia ebbe in Pacuvio e in Accio i massimi esponenti; la commedia, nella quale alla palliata si sostituì dopo Terenzio la togata, ebbe cultori in Afranio, Titinio e Atta. Il teatro comico trapassò poi nelle forme, più corrive, della farsa ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] dal 1544, come dichiara nella lettera di dedica a Cosimo I - il F. ricostruisce il testo di sei commedie di Terenzio, traducendo ogni parola latina in volgare ed esponendone i relativi significati, al fine di facilitare per chi conosce solo una delle ...
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terenziano
agg. [dal lat. Terentianus]. – Appartenente o relativo al commediografo latino (2° sec. a. C.) Publio Terenzio Afro, autore di sei commedie, nelle quali ebbe a modello soprattutto il greco Menandro: la limpida e sorvegliata semplicità...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...