FABRI, Alessandro
Marina Boscaino
Nacque a Castel San Pietro (Bologna) nel 1691. Dopo un'infanzia passata nel paese natio, il padre Gianpaolo lo mandò a studiare a Bologna presso i gesuiti del collegio [...] femminili tratte dalla storia antica e moderna.
Si ha notizia di traduzioni dell'Andria, dell'Eunuco, dell'Eautontimorumeno di Terenzio e dei primi quattro libri dell'Eneide.
Del F. ci è pervenuto un ampio numero di lettere. Si segnalano quelle ...
Leggi Tutto
GANDOLFI, Riccardo
Paola Campi
Nacque a Voghera il 16 febbr. 1839 da Emanuele e da Camilla Guiscardi, apprezzata pittrice. Studiò composizione e contrappunto presso il conservatorio di Napoli sotto [...] 1912 gli fu assegnata una pensione per meriti culturali.
Il G. morì a Firenze il 5 febbr. 1920.
Fonti e Bibl.: V. Terenzio, La musica italiana nell'Ottocento, I, Milano 1976, p. 367; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens. Supplément, I, pp. 361 s ...
Leggi Tutto
Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] il periodo più tormentato della vita di C.; alle angustie politiche si aggiungevano quelle familiari: nel 47 il divorzio da Terenzia, nel 45 la morte della figlia Tullia, e poco dopo il divorzio dalla seconda moglie, la giovane Publilia. C. allora ...
Leggi Tutto
VARCHI, Benedetto
Roberto Palmarocchi
Storico e umanista. Nato a Firenze il 19 marzo 1503, morto nella stessa città il 18 dicembre 1565. Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era [...] costitutivo della lingua.
Delle altre opere minori basti ricordare un'infelice commedia, la Suocera, imitazione dell'Hecyra di Terenzio, e la Grammatica della lingua provenzale, la quale non è che una traduzione del Donato provenzale.
Ma quelle ...
Leggi Tutto
Figlio legittimo del marchese Nicolò III e di Ricciarda di Saluzzo (terza moglie di Nicolò), nacque il 26 ottobre 1431, e fu proclamato duca il 20 agosto 1471, alla morte del fratello Borso. Travagliata [...] benefico e munifico; ingrandì Ferrara aggiungendovi la cosiddetta addizione erculea: amante di vita splendida e raffinata, fece rappresentare commedie di Plauto e Terenzio, ebbe a corte M. M. Boiardo, e gli fu segretario il poeta Antonio Tebaldeo. ...
Leggi Tutto
MIMO
F. Ber.
*
. La voce mimo, mentre genericamente indica l'imitazione (μιμεῖσϑαι, "imitare"), vuol designare in modo specifico quelle forme comiche minori che, nella letteratura d'ogni paese, meno [...] , funamboli, prestigiatori, danzatori. Per uno spettacolo di tal genere il popolo abbandonò la rappresentazione dell'Hecyra di Terenzio. Ma il mimo, genere greco determinato, venne in Roma dall'Oriente, poco prima che finisse la seconda guerra ...
Leggi Tutto
Città e porto della Tunisia, posta sulla costa del Mediterraneo a 6 km. a sud del Capo Bianco e a 65 km. in linea d'aria da Tunisi, sulla destra del canale per cui il retrostante lago omonimo comunica [...] un largo sviluppo economico, Hippo Diarrhytus rimase una città calma e modesta, ma non senza una certa cultura: un Terenzio Sabiniano, filosofo e retore, sapiendo opimus et dicendo splendidus, vi esercitò brillantemente la sua professione, se si deve ...
Leggi Tutto
TROCHEO
Giorgio Pasquali
. Si suol dire che nella metrica si chiami piede trocheo (τροχαῖος "di corsa") o coreo (χορετος "di danza") la successione di una sillaba lunga e di una breve - −; veramente [...] dimetri; egli usa anche l'itifallico. Membri trocaici e giambici si alternano talvolta tra loro sia in lui, sia in Terenzio, che non fa quasi uso di altre specie liriche.
Bibl.: Sul tetrametro trocaico, J. Kanz, De tetrametro trochaico, Giessen 1913 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] suo compito «esaminare le cagioni di tanta differenza nello spazio di circa tre secoli e mezzo trascorsi da Tarquinio a Terenzio, il quale innanzi ogni altro raggentilì e nobilitò la favella del Lazio nel tempo che Polibio viveva in Roma» (libro ...
Leggi Tutto
UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] ciborio di S. Lorenzo de Arari; presso Massa Martana le lastre ricomposte in ambone nella chiesa dei Ss. Fidenzio e Terenzio (D'Ettorre, 1993, tavv. VIII-IX). Il repertorio carolingio, ottenuto mediante l'uso del nastro bisolcato, di rigoroso modulo ...
Leggi Tutto
terenziano
agg. [dal lat. Terentianus]. – Appartenente o relativo al commediografo latino (2° sec. a. C.) Publio Terenzio Afro, autore di sei commedie, nelle quali ebbe a modello soprattutto il greco Menandro: la limpida e sorvegliata semplicità...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...