NAPOLI, Gennaro
Pier Paolo De Martino
NAPOLI, Gennaro. – Nacque a Napoli il 19 maggio 1881, da Tommaso e da Maria de Blasio.
Studiò con Camillo de Nardis e Nicola D’Arienzo al conservatorio S. Pietro [...] fu noto e apprezzato prevalentemente come didatta; suoi allievi furono Renato Parodi, Tito Aprea, Rubino Profeta, Terenzio Gargiulo.
Alcuni suoi testi teorico-pratici (Bassi imitati e fugati, 1915; Elementi fondamentali di armonia, 1938) conobbero ...
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ARMANNINO da Bologna
Ghino Ghinassi
Figlio di Tommasino di Armannino, notaio e dettatore bolognese autore di una Ars dictandi dal titolo Microcosmus, dovette nascere prima del 1260, se fin dal 1285 [...] Josue Moise Josia Petro li quali furono isponitori della Bibbia, e di Vergilio Istazio Homero e Lucano poeti, e di Terenzio Boezio Orazio Isidoro Cassiodoro profeti e recitatori delle cose latine greche ebraiche ecc." e altrove cita Ovidio e i libri ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] (Forlì 1829), e le applicò nelle Novelle, composte a imitazione di quelle dei trecentisti toscani, nelle traduzioni di Orazio, di Terenzio e delle lettere di Cicerone, nelle rime serie e piacevoli, e, per tacere di una quantità di scritti minori, nei ...
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Gasparino di Pietrobono (oriundo di Barzizza, paesello del Bergamasco, donde il suo doppio cognome, ora Barzizius, ora Bergomensis o Pergamensis) era, nel 1430, senio iam confectus; perciò la sua nascita, [...] il padre, impartì alcune lezioni private a Milano, e, chiamato dal vescovo Bartolomeo della Capra, tenne un corso a Novara su Terenzio e sul De officiis di Cicerone. Nel 1432 prese servizio in Catalogna presso il re Alfonso di Sicilia, che accompagnò ...
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Dei suoi primi anni nulla sappiamo. Formò la sua istruzione a Napoli, dove dimorò nella prima decade del 1400 al tempo del re Ladislao. Poi al servizio, come supponiamo, di qualche mercante viaggiò in [...] Sono importanti i testi latini da lui scovati in Germania al tempo del concilio di Basilea, quali il commento di Donato a Terenzio e i Panegirici; ma importanza di gran lunga maggiore e per numero e per qualità hanno i codici greci portati dalle due ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] ' versi e de' numeri nuovi né più in questa lingua posti in opera, simili a quelli già di Plauto e di Terenzio" e Alessandro Pazzi de' Medici, inventore di un "dodecasillabo" da usarsi nella tragedia, con l'intento di riprodurre il trimetro giambico ...
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LEPIDO, Marco Emilio
Mario Attilio Levi
Triumviro, figlio di M. Emilio console nel 78 a. C., sposo a Giunia, sorella del cesaricida Bruto. Nel 49, essendo pretore, si unì a Cesare anche per vendicare [...] di maggio del 43 a. C., quando seppe che Antonio voleva passare in Gallia e invadere la Provincia, ordinò a Terenzio Culleone, suo luogotenente, d'impedirgli il passaggio; ma questi non obbedì all'ordine, provocando così la continuazione dell'intesa ...
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SWEYNHEYM, Conrad
Tammaro De Marinis
Il suo nome è legato all'introduzione dell'arte della stampa in Italia. Lo Sw. era probabilmente un operaio che lavorava con J. Fust (v.) e P. Schoeffer (v.) allontanatosi [...] ; nel 1470 apparvero Plinio, Svetonio, Quintiliano e S. Tommaso d'Aquino, poi Silio Italico ed Ovidio (1471); nel 1472 Giustino, Terenzio e Polibio; nel 1473 le Vite di Plutarco, Aristotele e per ultimo Plinio, del 7 maggio. È anche celebre fra le ...
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MONIGLIA, Giovanni Andrea
Marco Catucci
– Nacque a Firenze il 22 marzo 1625 (non 1624 come riportato di frequente nella bibliografia) da Giovanni, originario di Sarzana, e da Pasquina Angiola Massari.
Educato [...] che il «Divertimento degli animi sia onorato, nobile il sollievo, la ricreazione innocente», secondo il modello ispiratore di Terenzio, contrapposto a Plauto. I primi quattro drammi disegnano una sorta di esile saga familiare avente come protagonista ...
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ILLUSTRAZIONE
L. Miglio
L'i. intesa come immagine o insieme di immagini, disegnate o miniate, che accompagnano un testo per chiarirlo, commentarlo, facilitarne la comprensione, non è certo invenzione [...] 186), alludendo a un codice di Virgilio con un frontespizio che non doveva essere troppo diverso dal busto clipeato di Terenzio nella copia carolingia scritta da Hrodegarius e miniata, tra gli altri, da Adelricus, monaci a Corvey (Roma, BAV, Vat. lat ...
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terenziano
agg. [dal lat. Terentianus]. – Appartenente o relativo al commediografo latino (2° sec. a. C.) Publio Terenzio Afro, autore di sei commedie, nelle quali ebbe a modello soprattutto il greco Menandro: la limpida e sorvegliata semplicità...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...