teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] il ritorno all’Uno, ma il suo graduale perfezionamento richiede un gran numero di esistenze regolate dalla legge del karma. La Società teosofica si trasferì in India nel 1879, e si costituì (1905) in ente sociale nel Madras. La sua attività ebbe un ...
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Teosofo (Amboise 1743 - Annay, Châtillon, 1803); sotto l'influenza di Martinez de Pasqualis, maestro di scienze occulte, e di F. A. Mesmer si diede a speculazioni mistico-teosofiche collaborando alle logge [...] massoniche del "rito di Cohen"; entrato più tardi a contatto con la speculazione di J. Böhme, si impegnò nella traduzione in francese delle sue opere e ne subì fortemente l'influsso. Tra i suoi scritti: ...
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Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, [...] fondando una società dissidente, detta appunto di antroposofia, che ebbe la sua sede a Dornach in un edificio detto Goetheanum. Propugnava un potenziamento dei mezzi conoscitivi umani mediante pratiche ...
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Teosofo e poeta tedesco (Altraudten, Slesia, 1636 - Sulzbach, Alto Palatinato, 1689). Figlio di un pastore, studiò a Stettino, a Lipsia e a Wittenberg. In Olanda, in Francia e in Inghilterra per perfezionare [...] gli studî, sempre più s'interessò di filosofia naturale e di cabbala, entrando in contatto con circoli teosofici. Dal 1668 fu a Sulzbach come ministro del conte Christian August, nel 1677 ricevette dall'imperatore Leopoldo I il titolo nobiliare. ...
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Teosofo (Madanapalle, Madras, 1897 - Ojai, California, 1986); fu adottato (1910) da Annie Besant, che lo presentò come l'incarnazione di un "Istruttore del mondo" e fondò l'"Ordine della stella in Oriente" [...] a K.; ma questi, approfondita la sua cultura nel contatto con quella occidentale, finì per uscire dalla stessa società teosofica e per sciogliere (1929) lo stesso Ordine della stella in conformità dei suoi insegnamenti informati a un accentuato ...
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Teosofo (Ratisbona 1638 - Amsterdam 1710). Fu procuratore a Spira e avvocato a Ratisbona. Nei Paesi Bassi risentì fortemente l'influsso del mistico F. Breckling. Espulso da Ratisbona e giunto, dopo varie [...] peripezie, ad Amsterdam, ebbe modo di conoscere gli scritti di Jacob Böhme che egli poi tradusse. Le idee e la dottrina ascetica di G. sono raccolte nell'opera Theosophia practica (post., 1722). Suoi seguaci ...
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Teosofo (Orange, New Jersey, 1832 - New York 1907). Nel 1872 cominciò a interessarsi di scienze occulte sotto l'influenza di E. Blavatskij, con la quale nel 1875 fondò la Società Teosofica. Passati entrambi [...] in India (1879), nel 1883 vi istituirono la sede permanente della società, di cui O. assunse la direzione dopo la partenza della Blavatskij per l'Inghilterra (1885). Opere: Theosophy, religion and occult ...
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Teosofo (Altdorf, presso Böblingen, 1758 - Sindlingen 1819); contadino luterano, si attribuì una particolare missione profetica dandosi alla predicazione itinerante e sviluppando un sistema seguito dai [...] micheliani ...
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INDUISMO
Oscar Botto
(XIX, p. 147; App. IV, II, p. 176)
L'i. recente è, almeno a livello delle masse, soggetto a un lento processo di trasformazione, per nulla paragonabile alla profonda evoluzione [...] di Madras che non esitò a ripudiare sia i principi sia le strutture della scuola teosofica di Adyar, pur di restare libero da qualsiasi condizionamento spirituale e materiale. Con il suo messaggio Kṛṣṇamūrti propugnò un'intima e determinante ricerca ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] sua coeva palinodia, tale programma assumeva e rilanciava tra l’altro la predicazione di Rudolf Steiner, separatosi dalla ‘gnosi’ teosofica nel 1912 in ordine a una visione più dinamica del divenire umano e a una corrispondente psicagogia che, per ...
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teosofo
teòṡofo s. m. (f., raro, -a) [dal gr. tardo ϑεόσοϕος, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕός «sapiente»]. – Studioso, conoscitore della teosofia; seguace della teosofia, appartenente alla Società teosofica (v. teosofia, n. 2).
teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...