CAVICCHIOLI, Giovanni
Raffaele Morabito
Nato a Mirandola (Modena) il 2 genn. 1894 da Alfredo, medico, e da Rosa Severi, rimase orfano della madre a tre anni (i suoi ricordi d'infanzia sono affidati [...] raccolta di versi Palazzi incantati, edita a proprie spese (Mirandola 1913). Ad anni più maturi risalgono i contatti col teosofo austriaco R. Steiner, che aveva elaborato una sua dottrina (antroposofia) e fondato nel 1913 la Società antroposofica con ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] sublime (degli oggetti e dei segni che li esprimono). Il C. non rivendica né lo status del filosofa né del teosofo, ma del filologo, anzi del grammatico. Con minime aperture, nella parte iniziale dell'Esposizione, allabiografia dell'autore secondo i ...
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teosofo
teòṡofo s. m. (f., raro, -a) [dal gr. tardo ϑεόσοϕος, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕός «sapiente»]. – Studioso, conoscitore della teosofia; seguace della teosofia, appartenente alla Società teosofica (v. teosofia, n. 2).
teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...