Teologo (Göppingen 1702 - Murrhardt 1782). Seguace di J. A. Bengel, J. Böhme, E. Swedenborg, applicò all'esegesi biblica principî teosofici, traendone una visione del mondo e dell'uomo in cui si intrecciano [...] temi fisici, mistici, pneumatici. Per la sua teosofia, per la sua concezione teologica della storia e in particolare per la decisa polemica contro la teologia intellettualistica e razionalistica, Oe. ebbe notevole influenza sulla spiritualità ...
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Teosofo e poeta tedesco (Altraudten, Slesia, 1636 - Sulzbach, Alto Palatinato, 1689). Figlio di un pastore, studiò a Stettino, a Lipsia e a Wittenberg. In Olanda, in Francia e in Inghilterra per perfezionare [...] gli studî, sempre più s'interessò di filosofia naturale e di cabbala, entrando in contatto con circoli teosofici. Dal 1668 fu a Sulzbach come ministro del conte Christian August, nel 1677 ricevette dall'imperatore Leopoldo I il titolo nobiliare. ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] il ritorno all’Uno, ma il suo graduale perfezionamento richiede un gran numero di esistenze regolate dalla legge del karma. La Società teosofica si trasferì in India nel 1879, e si costituì (1905) in ente sociale nel Madras. La sua attività ebbe un ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] ’) fondata da J.J. Wirz (1778-1858); le loro credenze sono una mescolanza di elementi mistici, razionalistici, teosofici, cattolici ecc. N. ungheresi Setta (detti anche ‘seguaci di Cristo’) fondata dagli operai Denkel e Kropacsek in Ungheria ...
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GIOVANNI I, papa, santo
Andrea Bedina
Della nascita di G. - che si può ragionevolmente collocare nella seconda metà del secolo V - e dei suoi primi anni di vita non si hanno notizie, se si escludono [...] .
Circa sette anni dopo, con il suo Quomodo substantiae, Boezio è chiamato a rispondere a una richiesta di chiarimenti teosofici posta da G., richiesta che purtroppo non ci è pervenuta e che tuttavia risulta implicita proprio dall'impostazione dello ...
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CAPPELLI, Ottavio
Marina Caffiero Trincia
Figlio di Giannantonio, pittore bresciano, nacque a Siena nell'anno 1736. Rimasto orfano a cinque anni, venne avviato da uno zio paterno agli studi sacerdotali, [...] e consigli agli adepti, accrebbero la fama e la considerazione del C. e del gruppo avignonese in tutto il mondo teosofico dell'epoca. Nel contrasto di posizioni nato tra i due più notevoli esponenti della setta, il Grabianka, il cui "illuminismo ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] .
90 A. Hermet, La ventura delle riviste, Firenze 1941, pp. 89-90. Sulla Biblioteca Filosofica e la sua mecenate, la teosofa americana Julia H. Scott, cfr. anche L. Martini, Arrigo Levasti, in Id., Chiesa e cultura cattolica a Firenze nel Novecento ...
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teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...
teosofico
teoṡòfico agg. [der. di teosofia] (pl. m. -ci). – Della teosofia: le dottrine t. del 17° secolo. Società t. (v. teosofia, n. 2), fondata a New York nel 1875 per la diffusione della teosofia, e trasferitasi dal 1879 in India, con...