Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] ’) fondata da J.J. Wirz (1778-1858); le loro credenze sono una mescolanza di elementi mistici, razionalistici, teosofici, cattolici ecc. N. ungheresi Setta (detti anche ‘seguaci di Cristo’) fondata dagli operai Denkel e Kropacsek in Ungheria ...
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GIOVANNI I, papa, santo
Andrea Bedina
Della nascita di G. - che si può ragionevolmente collocare nella seconda metà del secolo V - e dei suoi primi anni di vita non si hanno notizie, se si escludono [...] .
Circa sette anni dopo, con il suo Quomodo substantiae, Boezio è chiamato a rispondere a una richiesta di chiarimenti teosofici posta da G., richiesta che purtroppo non ci è pervenuta e che tuttavia risulta implicita proprio dall'impostazione dello ...
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CAPPELLI, Ottavio
Marina Caffiero Trincia
Figlio di Giannantonio, pittore bresciano, nacque a Siena nell'anno 1736. Rimasto orfano a cinque anni, venne avviato da uno zio paterno agli studi sacerdotali, [...] e consigli agli adepti, accrebbero la fama e la considerazione del C. e del gruppo avignonese in tutto il mondo teosofico dell'epoca. Nel contrasto di posizioni nato tra i due più notevoli esponenti della setta, il Grabianka, il cui "illuminismo ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] di staccarsi dal suo oscuro "fondamento" per dominarlo e realizzarsi come "personalità assoluta", che portò S. ad affrontare problemi teosofici e teogonici in un'opera sulle "età del mondo" alla cui stesura lavorò a lungo, ma che fu realizzata solo ...
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POLETTI, Cordula
Alessandra Cenni
POLETTI, Cordula. – Penultima di quattro sorelle, nacque a Ravenna il 27 agosto 1885 da Francesco e da Rosina Donati, in una famiglia di artigiani di ceramiche, che [...] la chiusura della fabbrica, la coppia decise di trasferirsi a Roma, in via Morgagni, dove cominciarono a frequentare circoli teosofici e filosofici, attirando i sospetti del regime, se, come risulta da atti della Polizia (Esoterismo e fascismo, a ...
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La Massoneria
Fulvio Conti
Le origini della moderna Massoneria speculativa risalgono al 1717, quando le logge inglesi si riunirono a Londra per dar vita a un’istituzione comune, la Gran loggia, sorta [...] si dedicava alle scienze ermetiche e alle credenze gnostiche. Altrettanto rivelatore fu il grado di diffusione raggiunto dalla Società teosofica, sorta nel 1875 a New York per iniziativa della russa H.P. Blavatskij, che credeva nella reincarnazione e ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] troverà rispecchiata in alcune confessioni protestantiche, e ancora oggi è viva in circoli pseudo-cristiani e piuttosto teosofici. Altra origine, prevalentemente giudaica, ebbe il millenarismo, assai diffuso anche tra gli ortodossi nei primi secoli ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] e italiana del manifesto. A Weimar e a Dessau, le due prime sedi del Bauhaus, ben presto emergono i profondi rapporti fra teosofia e ricerca pittorica di Itten e di Kandinskij e ancora l'esperienza alchemica del primo Itten e di P. Klee (Quintavalle ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] . Né a tale crisi dell'idealismo potevano ovviare coloro che si proponevano di rafforzarlo con l'apporto di elementi teologici o teosofici, sia che (come il Krause) cercassero di tradurre l'etica in una teoria del sentimento mistico, sia che (come il ...
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(XII, p. 297; App. I, p. 495; II, I, p. 749; III, I, p. 464; IV, I, p. 568)
Popolazione. - La popolazione danese ammonta (1989) a 5.129.778 ab., con andamento stabile rispetto ai 5.123.989 censiti nel [...] , infine, le ricerche dei ''biomorfi'' (sempre presenti in Scandinavia) che mediano la lezione organica con i principi teosofici ispiratori del Goetheanum di R. Steiner. Un cenno meritano i danesi che operano ormai prevalentemente all'estero. Oltre ...
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teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...
teosofico
teoṡòfico agg. [der. di teosofia] (pl. m. -ci). – Della teosofia: le dottrine t. del 17° secolo. Società t. (v. teosofia, n. 2), fondata a New York nel 1875 per la diffusione della teosofia, e trasferitasi dal 1879 in India, con...