Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] e letterari (1623), Galileo mise ripetutamente in ridicolo gli avversari che si opponevano alle nuove teoriescientifiche invocando l'autorità di Aristotele. Al continuo richiamo ai libri di Aristotele del suo interlocutore Lotario Sarsi (pseudonimo ...
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linguaggio
linguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] e. ◆ [ELT] [INF] L. speciale di simulazione: v. simulazione: V 224 a. ◆ [FAF] L. teorico: il linguaggio delle teoriescientifiche; per i neopositivisti, esso andava trasformato in l. osservativo: v. epistemologia: II 436 a. ◆ [ELT] [INF] Sistemi a l ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] cristiano Giovanni Filopono, lo spunto per polemizzare fra loro sull'eternità del mondo o per elaborare importanti teoriescientifiche come quella dell'impetus. Nei secoli immediatamente successivi, grazie alle traduzioni di essi fatte dai cristiani ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] di alberi ma non aveva mai visto una foresta. La conoscenza del retroterra storico e filosofico [delle teoriescientifiche] consente di raggiungere l'indipendenza dai pregiudizi della propria generazione, di cui la maggior parte degli scienziati ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Physique amusante
Jessica Riskin
Alice Walters
Physique amusante
Dimostrazioni e intrattenimento
di Jessica Riskin
Intorno al 1700, la [...] fare una distinzione tra il loro pubblico 'illuminato' e i lettori 'volgari'. Così, nel suo esame delle teoriescientifiche contemporanee sulle comete, Benjamin Martin (1704-1782) confermò il valore sociale dell'indagine filosofica che "suscita nelle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Settecento: teorie e sperimentazioni
Marta Cavazza
Il proposito di ricostruire un quadro complessivo della fisica nell’Italia settecentesca è reso difficile dal carattere policentrico [...] che, da lettore attento delle opere di John Locke oltre che di quelle di Newton, vedeva nelle teoriescientifiche e nella teologia naturale di quest’ultimo
i presupposti per smuovere il cristianesimo da sterili certezze apologetiche, aprendolo ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] , il flogisto e il calorico ‒ indusse i filosofi sperimentali a fare ricorso a un'interpretazione 'strumentalista' delle teoriescientifiche, concepite dunque come strumenti di predizione e di organizzazione dei fenomeni piuttosto che come mezzi per ...
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DE MARTINO (Di Martino), Pietro
Pietro Nastasi
Fratello di Nicola Antonio, nacque a Faicchio (Benevento) il 31 maggio 1707 da Cesare e Agata Ferrari.
Compiuta la primissima istruzione nel seminario [...] Nicola lo stile di far precedere la trattazione dei vari argomentì da ampie introduzioni storiche, mediante le quali si confrontano le varie teoriescientifiche, l'intento del D. è fin troppo evidente: operare una netta demarcazione con la tradizione ...
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neopositivismo
neopositivismo [Comp. di neo- e positivismo] [FAF] Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come "Circolo di Vienna" intorno al filosofo della scienza M. [...] Europa e successiv. negli SUA; valendosi dell'analisi logica e linguistica, sostiene che i significati trasmessi dalle teoriescientifiche e dallo stesso linguaggio quotidiano derivano esclusiv. dall'esperienza di fatti o cose, mentre la logica e la ...
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semplicita
semplicità [Der. del lat. simplicitas -atis, da simplex -icis: → semplice] [FAF] Principio di s.: criterio in base al quale, tra due o più ipotesi o teoriescientifiche, si considera più plausibile [...] quella che si può formulare nei termini più semplici; largamente opinabile (tra l'altro, la maggiore o minore s. viene a dipendere dal linguaggio adottato), è tuttavia di una certa utilità per ordinare ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
ricerca
ricérca s. f. [der. di ricercare2]. – 1. a. Attività volta a ricercare, cioè a trovare, a scoprire qualcuno o qualche cosa: fare, cominciare, continuare, condurre, concludere, abbandonare una r.; proseguire nelle r.; sfuggire, sottrarsi...