trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] da T. Benfey, da R. Köhler e da E. Cosquin, la teoria poligenetica, propria della scuola antropologica inglese. La teoria psicanalitica ispirata alle teoriefreudiane ha individuato nei sogni i precedenti culturali e le determinanti psicologiche ...
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Psicologo inglese naturalizzato statunitense (Chadderton, Lancashire, 1871 - Durham, Carolina del Nord, 1938). Si dedicò inizialmente agli studî antropologici compiendo ricerche nel Borneo, fu poi all'università [...] mai a imporsi stabilmente pur esercitando una larga influenza. Si accostò tra l'altro, criticamente, alle teoriefreudiane e junghiane, che divulgò in ambiente americano. Particolarmente discutibili le estrapolazioni delle sue tesi in campo politico ...
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Critico letterario italiano (Parma 1939 - ivi 2020). Studioso delle teoriefreudiane in rapporto all'arte e alla letteratura, ha adottato i metodi della critica psicanalitica nell'analisi dei testi letterari. [...] prof. di letteratura italiana, quindi (1984-2001) di teoria della letteratura all'Università di Bologna.
Opere
Ha proposto , nel 1998, la pubblicazione del volume Palinsesti freudiani. Arte letteratura e linguaggio nei verbali della Società ...
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Pseudonimo della scrittrice e giornalista inglese Cicily Isabel Fairfield, sposata Andrews (Contea di Kerry, Irlanda, 1892 - Londra 1983). Educata a Edimburgo, poi a Londra, fu per breve tempo attrice. [...] Fu anche autrice di romanzi: The retour of a soldier (1918; trad. it. 1985), che rivela l'influenza delle teoriefreudiane; Harriet Hume (1929); The thinking reed (1936); The fountain overflows (1957; trad. it. La fontana degli Aubrey, 1958), romanzo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] da una norma definita storicisticamente. In quest’ottica sono da leggere le opere di Leo Spitzer che, sullo sfondo delle teoriefreudiane, teorizza la possibilità di ricondurre l’analisi di una singola parola all’intero testo. Il suo metodo, definito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura e la psicanalisi hanno preso coscienza nel corso del Novecento di muoversi [...] di fare i conti con pulsioni e conflitti, in una dimensione incerta tra realtà e sogno. Sicuramente influenzato dalle teoriefreudiane – pur mantenendo verso di esse un costante atteggiamento di ambivalenza – è invece Italo Svevo, autore di uno dei ...
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MURRI, Augusto
Alessandra Gissi
– Nacque a Fermo (Ascoli Piceno) l’8 settembre 1841 da Giovambattista, magistrato, deputato alla Costituente della Repubblica Romana, e da Teodolinda Polimanti.
Il padre, [...] opera, si dedicò specialmente all’isterismo, confutando le dottrine di Joseph Babinski e spingendosi a criticare le teoriefreudiane sulla repressione dei desideri sessuali infantili come causa dell’isteria.
Morì a Bologna l’11 novembre 1932. La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parigi, anni Venti: assimilate le teoriefreudiane sull’inconscio, e in una certa [...] di riflessione.
Di origine catalana Dalí si unisce al gruppo surrealista tra il 1929 e il 1930. Aderisce alle teoriefreudiane sull’inconscio e coglie la sfida di trarne un vero e proprio repertorio iconografico. Escogita un metodo figurativo che ...
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Svevo, Italo
Emanuela Bufacchi
La coscienza inquieta dell’uomo comune
Protagonista dei romanzi di Italo Svevo è l’uomo comune, come il commerciante di La coscienza di Zeno, capolavoro della letteratura [...] l’intensificarsi degli interessi letterari e lo studio della psicoanalisi intrapreso fin dal 1908 con l’apprendimento delle teoriefreudiane. In questo periodo di letture e di riflessioni venne elaborata La coscienza di Zeno (1923). Il successo del ...
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Jung, Carl Gustav
Geni Valle
Inconscio personale e inconscio collettivo nella psicologia analitica
Carl Gustav Jung, psichiatra svizzero attivo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, [...] a divergere da quello di Freud: nel 1912 Jung pubblica l’opera La libido: simboli e trasformazioni dove, scostandosi dalla teoriafreudiana, considera in modo diverso il concetto di libido. Per Freud essa è una forma di energia vitale che rappresenta ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
junghiano
agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo psichiatra e psicanalista svizzero Carl Gustav Jung 〈iùṅ〉 (1875-1961), fondatore di una teoria e di una tipologia della psiche (psicologia analitica) diversa dalla psicanalisi freudiana,...