Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] quello tecnico, nel quadro storico della logica matematica. Il valore della sua opera, pressoché ignorata in vita, fu pienamente della filosofia del linguaggio del Novecento. La relazione di denotazione è poi alla base della teoriadel concetto, ...
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Economista tedesco (Düren 1810 - Colonia 1858). Fu tra i primi studiosi a formulare il concetto di utilità marginale, che sarebbe stato alla base del sistema teorico neoclassico e della rivoluzione marginalista, [...] e sulla nazionalizzazione della terra, mentre le sue teorie sull'utilità e lo scambio, precorrenti quella dell prime due, secondo cui ogni merce ha un valore soggettivo che decresce a ogni unità addizionale del bene posseduto, fino ad annullarsi ...
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Finanziere scozzese (Edimburgo 1671 - Venezia 1729). Fu ideatore di un ardito progetto mirante a stimolare l'attività economica mediante l'emissione di biglietti di banca garantiti dalle proprietà terriere, [...] mercantilista, un'economia basata sul credito, precorrendo le teorie sulla moneta manovrata.
Vita e attività
Dopo molti inutili ragionevole riforma fiscale e la conversione del debito pubblico. Il valore delle azioni cresceva vertiginosamente; ai ...
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Pedagogista e scrittore (Belopol´e, Char´kov, 1888 - Mosca 1939). In contrasto con i pedagogisti del primo periodo rivoluzionario, fautori dell'"educazione libera", M. propugnò una "pedagogia della lotta", [...] per la formazione dell'uomo sovietico e applicò le sue teorie in qualità di direttore della "Colonia di lavoro Gor´kij". un lavoro produttivo e salariato, ritraggano il senso e il valoredel "collettivo". Negli ultimi anni di vita di M., avendo ...
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Ceramista (Saintes, Charente-Inférieure, o Chapelle-Biron, Lot-et-Garonne, 1510 - Parigi 1589 o 1590), rinnovò l'arte della invetriatura; dapprima fabbricò maioliche ricoperte di smalti screziati, poi [...] , che sono le sue opere più note e di alto valore artistico anche per i preziosi accordi di colore. Il connestabile più rappresentativi del periodo iatrochimico e tra i fondatori della chimica sperimentale, avversario delle teorie degli alchimisti; ...
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Scrittore giapponese (n. Tokyo 1864 - m. 1909). Studioso di letteratura russa, interessato alle teorie letterarie di Belinskij e Dobroljubov, tentò di metterle in pratica nel suo romanzo più famoso Ukigumo [...] di lingua colloquiale, inserendosi nel più vasto movimento di riforma della lingua scritta che coinvolgeva gli intellettuali del tempo. Dubbî sul valore delle proprie scelte spinsero F. ad allontanarsi per un certo tempo dalla narrativa, cui fece ...
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Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] 1990); dall'altro lato, è stato attribuito un valore progressivo al conflitto tra diversi sistemi di pensiero e carattere privato e paradossale dell'esperienza del Sé e ha elaborato una teoriadel trattamento psicoanalitico fondata sul concetto di ...
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Grünbaum, Adolf
Antonio Rainone
Filosofo della scienza tedesco, nato a Colonia il 15 maggio 1923, naturalizzato statunitense nel 1944. Dal 1938 negli Stati Uniti, ha insegnato alla Pittsburgh State [...] disciplina infalsificabile e quindi priva di valore scientifico; secondo G. la psicoanalisi, -99.
P. Parrini, La logica del controllo empirico e il problema dell'a priori, in P. Parrini, Linguaggio e teoria. Due saggi di analisi filosofica, Firenze ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] consentiva di comprendere meglio le teorie di Leon Battista Alberti sulla altri 80 fiorini «serviti per valore di otto migliaia di pannelli d per salire sino al limite d’un colle al di là del quale appare una città murata, di cui la luce radente rivela ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] eclissi lunari, e rimanda per la stima della grandezza al valore fornito dai matematici che è pari a 400.000 stadi ( pienamente verosimile e a sostegno della teoria dimostrata da esso Aristotele cita anche il caso del "lago di Palestina", cioè il ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...