Economia e diritto
L’impiego produttivo del risparmio, l’incremento o il mantenimento, cioè, dello stock di capitale in un periodo di tempo dato, che normalmente è l’anno.
Tipologie
L’i. può assumere [...] effettuare gli i. pubblici e incentivare quelli privati.
La teoria moderna della domanda di beni d’i. pone l’ gli i. con il periodo di rimborso più breve. Il metodo delvalore attuale consiste invece nell’attualizzare i futuri ricavi degli i. al netto ...
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trasporti, sistema dei Il complesso delle vie di comunicazione e dei mezzi con i quali si realizza il trasferimento di persone o di cose da un luogo a un altro.
Diritto
Il codice civile (art. 1678) definisce [...] tale costo.
Teorie economiche
Le prime teorie economiche sui t. furono formulate nel corso del 19° sec., tecnologico.
Il settore italiano dei t. partecipa alla formazione delvalore aggiunto nazionale per una quota che nel 2006 era pari al ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] economisti classici formularono le loro pessimistiche teoriedel s. e che K. Marx elaborò la sua teoria sul plusvalore (➔). Il s. naturale in cui i s. divenissero superiori al valore monetario della produttività marginale di piena occupazione ( ...
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Economia
Aggettivo spesso usato con particolare riferimento all’oro, che costituisce la garanzia della moneta circolante, e in relazione alla circolazione monetaria, in quanto basata sull’oro e l’argento. [...] legale attribuito alla moneta stessa dallo Stato all’atto della coniazione come puro riconoscimento delvalore intrinseco della moneta-merce. Tale teoria, che ebbe la prima formulazione scientifica a opera di studiosi come J.S. Mill e J.E. Cairnes ...
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sovrappiù In economia, nella teoria fisiocratica e, più in generale, nell’economia classica, il prodotto netto espresso in termini fisici, una volta detratta dal prodotto complessivo la parte che deve [...] essere impiegata per ripristinare le condizioni di partenza del processo produttivo (ingl. surplus).
Teoriedel sovrappiù Genericamente le teorie formulate nell’ambito dell’economia classica, in quanto pongono il concetto di s. alla base dell’ ...
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Economista (Hervey Hill, Irlanda, 1780 - Londra 1864). Già noto in quanto ispiratore della cd. scuola monetarista, la storiografia economica del Novecento ne ha rivalutato l'originalità entro la scuola [...] economy club (1821), animò i dibattiti del circolo intorno alla teoria ricardiana delvalore-lavoro, cui rivolse (1823) alcune obiezioni di principio che indussero D. Ricardo a ripensare e precisare le sue argomentazioni. La sua opera principale ...
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Uomo di stato ed economista inglese (Ratho, Midlothian, 1759 - castello di Thirlestane, Berwickshire, 1839); membro della camera dei Comuni (1780-89), poi (1790-95) di quella dei Lord, appoggiò l'azione [...] , fino a che (1821) passò al partito tory. Nell'ambito degli studî economici sono note le sue teorie sul valore e sulla funzione del capitale nella produzione; fu tra i primi a sottolineare l'importanza della domanda aggregata e di uno sviluppo ...
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Matematico ed economista statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1923 - Tucson 2016). Dopo la laurea in Matematica ad Harvard, ha conseguito il dottorato a Princeton nel 1953. Ricercatore presso la RAND [...] ’anni (1954-81), ha focalizzato i suoi studi sulla Teoria dei giochi (insieme al matematico J. Nash) e ha fornito un fondamentale apporto alla ricerca grazie all’elaborazione del “valore di Shapley” (un sistema matematico che permette di assegnare ...
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Economista e storico (Bermuda 1775 - Sherwood, Alabama, 1861), rappresentante della Virginia al Congresso (1819-25) e quindi prof. di filosofia morale ed economia politica nell'univ. della Virginia. La [...] ., 1856-57) e la biografia di Th. Jefferson (2 voll., 1837); importanti la critica alle teorie ricardiane della rendita, del salario e delvalore, la revisione delle premesse della dottrina di R. Malthus sulla popolazione e i contributi in materia ...
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Economista (Montpellier 1801 - Pau 1866). Criticò le teorie classiche delvalore opponendovi la sua teoria della rarità ed enunciò varie idee originali (l'economia intesa come scienza pura, l'utilità economica [...] distinta da quella morale, la sua non esatta misurabilità, ecc.) che, precisate dal figlio M.-E.-Léon, ebbero poi grande importanza nello sviluppo della scienza economica. Opere principali: De la nature ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...