Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] Paolo Mantegazza (1831-1910) ‒ divulgatore italiano delle teorie di Darwin ‒ si fece promotore della fotografia etnografica, distanza aveva già negli anni Cinquanta sperimentato l'utilizzo delcinema di finzione come fonte per l'analisi sociale (The ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] risultato della crescita numerica delle donne attive nel campo delcinema. Essa è infatti una vera e propria riflessione sul , la teoria letteraria e la storia del teatro, che, mutuando concetti e pratica di indagine dalla teoria cinematografica al ...
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CHIARINI, Luigi
Gianni Rondolino
Nacque a Roma il 20 giugno 1900 da Carlo e da Giulia Rosada. Dopo la laurea in giurisprudenza, si occupò di critica e di teoria letteraria, collaborando ad alcune riviste [...] una prefazione di G. Gentile.
In questo libro il C. tenta di definire una teoriadelcinema che, da un lato, si riallacci a una più generale teoria inquadrata "nella concezione idealistica dell'arte" e, dall'altro, si basi su una precisa definizione ...
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Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] , tra cui il Leone d'oro ottenuto due volte alla Mostra delcinema di Venezia, per L'année dernière à Marienbad (1961; L In Mon oncle d'Amérique ha imbastito, sulla scorta delle teoriedel sociobiologo H. Laborit, un film-saggio che incastona attori, ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] risulta un irrisolto compromesso tra lo stile astratto del regista e i canoni realistici delcinema italiano d'impegno civile. La tecnica e il l'elitismo e con la paura trasmessa dalle teoriedel disastro. Quindi Jézus Krisztus horoszkópja (1988, L ...
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Narratologia
Daniele Dottorini
Termine con il quale si intende, in linea generale, quella parte della teoria letteraria che si occupa dei processi di rappresentazione e di comunicazione narrativa, coniugando [...] , inducendo alcuni a definire quest'ultima una forma primaria di decodificazione del mondo e la n. una disciplina legata non tanto alla teoria della letteratura o alla teoriadelcinema, quanto alla filosofia stessa (in Italia, Pietro Montani, in L ...
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Kluge, Alexander
Giovanni Spagnoletti
Scrittore e regista cinematografico tedesco, nato a Halberstadt il 14 febbraio 1932. Firmatario del Manifesto di Oberhausen nel 1962, teorico e capofila del rinnovamento [...] da una serie di altre suggestioni mutuate dalle teorie estetiche della Scuola di Francoforte (nonché da reminiscenze 'anni. Al pari, ma in maniera diversa, di altri pionieri delcinema moderno (Jean-Luc Godard o Jean-Marie Straub e Danièle Huillet), ...
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Dogme 95
Bruno Fornara
Collettivo di cineasti fondato a Copenaghen il 13 marzo 1995 su iniziativa dei registi Lars von Trier e Thomas Vinterberg, le cui firme appaiono in calce all'atto costitutivo [...] ha lo scopo di contrapporsi a "una "certa tendenza" delcinema di oggi", espressione, quella virgolettata, che richiama il titolo di in fango. […] Il cinema antiborghese divenne borghese, poiché era fondato su teorie che avevano una percezione ...
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Young Frankenstein
Federica De Paolis
(USA 1974, Frankenstein junior, bianco e nero, 106m); regia: Mel Brooks; produzione: Michael Gruskoff per Gruskoff-Venture/Crossbow/Jouer; soggetto: ispirato ai [...] sotterranei del castello trova le memorie del nonno: How I Did It. Una volta letto il manoscritto, Frederick concorda con le teorie dell' È però il personaggio del servitore a iscriversi con prepotenza nella mitologia delcinema comico: Igor, con le ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] dalla nozione di sequenza.
La scena come sintagma filmico
Basandosi sulle tipologie stabilite dalle teorie classiche del montaggio, la semiologia delcinema ha esplicitamente distinto la s. dalla sequenza. In particolare Ch. Metz nel teorizzare una ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...