Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stagione provocatoria del movimento dadaista è tanto intensa quanto breve: prende [...] un decisivo contributo dalle teorie psicoanalitiche sviluppate in quegli successivi.
Francis Picabia
Altro importante esponente del movimento dada è il pittore francese Francis che Man Ray introduce anche nel cinema, nella scultura e nei ready-made ...
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censura
Marzia Ponso
Limitazioni della libertà di espressione
La censura è lo strumento di controllo con il quale il potere limita la libertà di espressione e la diffusione di informazioni, idee e opinioni, [...] nei quali venivano formulate teorie nuove, contrarie alla tradizione la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) la libertà di pensiero comunicazione di massa come stampa, radio, cinema, televisione, è essenziale per la stabilità ...
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Amedeo Balbi
Hawking ci ripensa
Pur non essendo osservabili direttamente, i buchi neri possono produrre conseguenze e manifestazioni che ne rivelano la presenza. Ora lo scienziato britannico Stephen Hawking, [...] le tracce del suo stato iniziale. In altre parole, contrariamente a uno dei cardini su cui basiamo le nostre teorie, l’ televisive, come quelle per Discovery Channel, anche il cinema punta su di lui con una produzione intitolata The theory ...
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societa di massa
società di massa
Società caratterizzate da un significativo ruolo delle masse nello svolgimento della vita politica e sociale, ma anche da una loro crescente omologazione, perdita di [...] parallelamente la crescente burocratizzazione e concentrazione del potere, sempre più impersonale, il dal regime nazista e dal fascismo, dal cinema alla radio – ha costituito un’ulteriore élite. In questo senso, le teorie sulla s. di m. mettono in ...
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Arte
Nella critica d’arte, termine, diffusosi intorno al 1960, per designare un’operazione artistica volta a creare un ambiente, o uno spazio, capace di includere lo spettatore, di renderlo attivo partecipe [...] esposizioni surrealiste) e, per un altro verso, nelle teorie costruttiviste e nelle ricerche cinetiche e visuali. Così, nelle mezzi tecnologici (luci, cinema, diapositive, effetti sonori ecc.).
Geografia
Nelle scienze del territorio, il termine e ...
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(propr. Ioan-Isidor Goldstein) Scrittore, poeta e cineasta romeno naturalizzato francese (Botoşani 1925 - Parigi 2007), fondatore del lettrismo. Di famiglia ebraica, formatosi fin da giovanissimo sui classici [...] , contenente anche il Manifeste de la poésie lettriste (1942). I. applicò le sue teorie alle più svariate discipline, dalla musica al teatro al cinema all'architettura, in una sorta di sistema onnicomprensivo e totalizzante. Nel 1950 presentò a ...
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Regista e attore russo (Irkutsk 1900 - Mosca 1967). Dopo l'esordio nella sua città, si trasferì a Mosca (1923) per perfezionarsi con Mejerchol´d. Dal 1924 inizia la sua attività nel cinema, culminata con [...] Aleksandr Nevskij di S. M. Ejzenštejn, 1938). Nominato direttore del Realističeskij Teatr di Mosca (1930), creò una serie di dal romanzo di N. F. Pogodin) che coniugavano le teorie innovatrici di Mejerchol´d sullo spazio teatrale con l'idea di ...
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Regista, attore e autore teatrale italiano di origine polacca (Łódź 1911 - Roma 2001). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, si laureò in filosofia a Genova. Iniziò l'attività di regista (per la quale si [...] ) e Leviathan (1974). Convinto assertore della interdisciplinarità del teatro, in cui si fondono diverse forme di formazione dell'attore, ispirandosi alle teorie di Stanislavskij. Fu attivo nel cinema soprattutto come attore. Oltre a numerosi ...
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Scenografo, costumista e regista (Milton, New Hampshire, 1887 - ivi 1954). Allievo in Europa di M. Reinhardt, fu il primo, vero scenografo e costumista del teatro statunitense, in cui diffuse le teorie [...] si dedicò anche alla lirica, ma ottenne i maggiori successi nel cinema, creando scene e costumi dei primi film a colori: La risultato; Dancing pirate (1936). Interessanti i libri di testimonianza del suo lavoro: Drawings for the theatre (1925) e The ...
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Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] che della filosofia hanno dato le principali correnti del Novecento (il neokantismo, la fenomenologia, il neopositivismo provenienza, quali la letteratura e il cinema, che più di ogni teoria filosofica sull'essenza umana riescono a sensibilizzarci ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...