Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] dalla nozione di sequenza.
La scena come sintagma filmico
Basandosi sulle tipologie stabilite dalle teorie classiche del montaggio, la semiologia delcinema ha esplicitamente distinto la s. dalla sequenza. In particolare Ch. Metz nel teorizzare una ...
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Trauberg, Leonid Zacharovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Odessa il 17 gennaio 1902 e morto a Mosca il 14 novembre 1990. Il nome di T. resta indissolubilmente [...] (Mitry, 1971, pp. 114-15). In ambito teatrale le suddette teorie furono usate da T. e Kozincev nel 1922 per l'allestimento di che ne fa tuttora uno dei pochi film autenticamente epici delcinema sovietico degli anni Venti. Due anni dopo T. e ...
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Kramer, Stanley (propr. Stanley Earl)
Francesco Bolzoni
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 settembre 1913 e morto a Woodland Hills (California) il 19 febbraio 2001. [...] degli autori che disegnarono la fisionomia delcinema statunitense del secondo dopoguerra) e di scegliere personaggi, tre appassionate apologie della tolleranza: nei confronti delle teorie scientifiche ritenute 'scomode' in Inherit the wind (1960 ...
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Jakubowska, Wanda
Alessandro Loppi
Riccardo Martelli
Regista cinematografica polacca, di origine ebraica, nata a Varsavia il 10 novembre 1907 e morta ivi il 25 febbraio 1998. Prima donna regista del [...] sia su quello organizzativo, nelle due fasi di rinascita delcinema polacco, all'inizio degli anni Trenta e alla fine degli è quindi di tipo quasi documentaristico, fortemente influenzato dalle teorie di Vsevolod I. Pudovkin (che la J. considerò ...
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Christensen, Benjamin
Stefano Boni
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico danese, nato a Viborg il 28 settembre 1879 e morto a Copenaghen il 2 aprile 1959. Fu uno dei maggiori cineasti del [...] , in chiave positivistica, alla luce delle moderne teorie sull'isteria), è improntato a un'aspra critica sorcellerie à travers les âges, in "Cinéma", 1968, 130.
Schiave bianche allo specchio. Le origini delcinema in Scandinavia (1896-1918), a cura ...
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Grierson, John
Francesca Vatteroni
Teorico, produttore e regista cinematografico scozzese, nato a Deanston il 26 aprile 1898 e morto a Bath (Inghilterra) il 19 febbraio 1972. Promotore della scuola [...] F. Di Giammatteo, 1950). Influenzato dai cineasti sovietici e in particolare dalla teoriadel montaggio di Sergej M. Ejzenštejn, sviluppò una concezione politica delcinema volta a valorizzarne la funzione sociale e informativa. Si interessò ai mass ...
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Luciani, Sebastiano Arturo
Marco Pistoia
Musicologo e teorico delcinema, nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 9 giugno 1884 e morto ivi il 7 dicembre 1950. Con Ricciotto Canudo fu uno dei più avveduti [...] consapevolezza di L. nell'ambito di una prima estetica delcinema fu superiore alla gran parte delle riflessioni coeve. consapevolezza del mezzo cinematografico. Il primo volume di L. fu già un dispiegamento a tutto tondo delle sue teorie, anche ...
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Savio, Francesco
Lorenzo Pavolini
Nome d'arte di Francesco Pavolini, critico cinematografico e regista teatrale nato a Roma il 15 dicembre 1925 e morto ivi il 26 ottobre 1976. È stato uno dei maggiori [...] 2002, p. 6). Negli articoli, che si concludono con le stesse parole del sottotitolo, S. prende spunto da un film per esporre le sue teorie sul cinema che poi inserisce in una prospettiva storica, abbracciando diverse opere e periodi cinematografici ...
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Konec Sankt-Peterburga
Natalia Noussinova
(URSS 1927, La fine di San Pietroburgo, bianco e nero, 91m a 24 fps); regia: Vsevolod Pudovkin, con la collaborazione di Michail Doller; produzione: Mežrabpom-Rus′; [...] quello di Oktjabr′ (Ottobre, 1927), massimo risultato delle teorie ejzenštejniane (e il film di Pudovkin, al pari di può essere annoverato a buon diritto tra i capolavori delcinema sovietico degli anni Venti.
Interpreti e personaggi: Ivan Šuvelev ...
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Kozincev, Grigorij Michajlovič
Daniele Dottorini
Regista e sceneggiatore ucraino, nato a Kiev il 22 marzo 1905 e morto a Leningrado l'11 maggio 1973. K. rappresenta, nell'ambito delcinema sovietico, [...] e avanguardia in Unione Sovietica: la Feks, Kozincev e Trauberg, Roma 1975, passim.
Ejzenštejn, Feks, Vertov. Teoriadelcinema rivoluzionario. Gli anni venti in URSS, a cura di P. Bertetto, Milano 1975, pp. 35-45.
B. Leaming, Grigori Kozintsev ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...