Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita delcinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] questioni ontologiche e avvalendosi dei contributi delle altre discipline. Un approccio all'essenza delcinema è la teoria di André Bazin, che in Que'st-ce que le cinéma? (1958-1962; trad. it. parziale 1973), riferendosi a Bergson, definisce il film ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esistenzialismo sartriano, le avanguardie che dialogano con l’industria culturale, [...] dell’arte (sul modello delle avanguardie storiche). Il festival delcinema maledetto di Biarriz viene definito da un critico dei " l’organizzazione di tali teorie in una coerente politica degli autori, basata sul principio del "primato della messa in ...
Leggi Tutto
La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi delcinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] , Roma, Carocci.
Raffaelli, Sergio (2001), La parola e la lingua, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, Torino, Einaudi, 5 voll., vol. 5° (Teorie, strumenti, memorie), pp. 855-907.
Rossi, Fabio (2006), Il linguaggio cinematografico ...
Leggi Tutto
Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento delcinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] , seguace delle teorie di K.S. Stanislavskij. Nel 1944 debuttò in palcoscenico in una produzione del Dramatic Workshop, interpretando stesso del sex appeal nell'industria delcinema. Ha dunque ulteriormente centellinato le sue apparizioni, del resto ...
Leggi Tutto
Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico delcinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] un mondo, e non secondo il contenuto che trasmette. In questo senso si può dunque parlare di una teoria formalista delcinema, tenendo conto del fatto che per A. l'analisi della forma è in grado anche di smascherare i meccanismi di persuasione e ...
Leggi Tutto
Etnografico, film
Cecilia Pennacini
Nell'ambito del documentarismo, il f. e. ha sviluppato una sua tradizione specifica che risale alle origini stesse delcinema. Già alla fine dell'Ottocento, infatti, [...] i tratti fondamentali del carattere e del retroterra emotivo dei Balinesi e degli Iatmul, secondo le teorie circa le relazioni stile di ripresa che poi si sarebbe consolidato nella tradizione delCinéma vérité (v.). Nel corso della sua lunga carriera, ...
Leggi Tutto
Loach, Ken (propr. Kenneth)
Emanuela Martini
Regista cinematografico e televisivo inglese, nato a Nuneaton (Warwickshire) il 17 giugno 1936. Esordì negli anni Sessanta in televisione e si affermò subito [...] 1994 ha ricevuto un Leone d'oro alla carriera alla Mostra delcinema di Venezia.
Nato in una famiglia operaia (suo padre era già diretto nel 1967 per The Wednesday play: ispirato alle teorie dell'antipsichiatria di R.D. Laing, racconta la storia di ...
Leggi Tutto
Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] attore protagonista). C. diventò una star delcinema esercitando il meglio e il peggio delle del francese Raoul Lévy, film valutato negativamente dalla critica. La vicenda del fisico statunitense che viene quasi sedotto dalle insinuanti teoriedel ...
Leggi Tutto
Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Ornella Calvarese
Poeta, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, sceneggiatore, pittore, cartellonista e giornalista russo, nato a Bagdadi (Georgia) il 7 luglio [...] carta: Serdce kino, ili serdce ekrana (Il cuore delcinema, ovvero il cuore dello schermo), rifacimento della precedente , 7° vol., 1980³, p. 342).
M. si appassionò poi alle teorie di Dziga Vertov e di Sergej M. Ejzenštejn, nonché a Chaplin e alle ...
Leggi Tutto
Toland, Gregg
Michele Fadda
Direttore della fotografia statunitense, nato a Charleston (Illinois) il 29 maggio 1904 e morto a Hollywood il 28 settembre 1948. Personaggio geniale dalla vita particolarmente [...] Turroni, Bianco e nero. La fotografia nel cinema americano dagli anni Trenta ai giorni nostri, Milano 1980; S. Masi, Gli operatori, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 5° vol., Teorie, strumenti, memorie, Torino 2001, pp. 597-599 ...
Leggi Tutto
complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...