Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] bilancio a sua disposizione. Una teoria dell'utilità e del consumo così formulata mina alla : v. § 8b) dalla tradizione marxista, che vede un salto qualitativo e una coordinare numerosi lavoratori in vista di un valore d'uso finale che non può essere ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] essere una caratteristica permanente del sistema di valori della cultura occidentale.
2. Teorie sull'origine delle questa seconda ipotesi fu il sociologo-economista, più o meno marxista, F. Oppenheimer (v., 1919), il quale riteneva, essenzialmente ...
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BISOGNI
Stefano Zamagni e Riccardo Luccio
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Il problema della soddisfazione dei bisogni e della ricerca dei mezzi più idonei a tal fine ha rappresentato lo scopo [...] oggi molto attutiti) l'analisi marxista dei bisogni della scuola di Budapest del cui sistema vi è, come abbiamo visto, quella che senz'altro può ritenersi la più importante teoria dei bisogni sviluppata nella psicologia. Secondo Kluckhohn un valore ...
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Bilancio pubblico
Filippo Cavazzuti
Introduzione
Joseph Schumpeter ci ricorda che a "Goldscheid resterà sempre il merito di essere stato il primo [...] a diffondere la verità che il bilancio 'è lo scheletro [...] che diedero "contributi così alti alla teoria pura economica da far rivaleggiare il tempo venne seguito in un contesto di pensiero marxista (v. Goldscheid, 1917).
I bilanci pubbliche hanno mostrato un valoredel coefficiente della loro elasticità ...
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Partecipazione agli utili
Mario Biagioli
di Mario Biagioli
Partecipazione agli utili
Cenni storici e definizione
L'idea che una parte degli utili di un'impresa debba essere distribuita tra i lavoratori [...] del cottimo e Henry Ford teorizzava la superiorità del salario fisso a tempo), sia dal pensiero marxista ortodosso.
Sino alla metà del è alcun valore positivo del salario marginale wages, London 1932 (tr. it.: La teoria dei salari, in Lavoro, a cura ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Economia e criminalità
Ernesto U. Savona
Introduzione
Motivi economici sono spesso alle origini di comportamenti criminali orientati al profitto. Il comportamento criminale, a esclusione di quello provocato [...] doveri o a omettere o ritardare un atto del proprio ufficio. Si tratta di tutti quei comportamenti , cioè il dare o ricevere beni di valore perché un atto ufficiale sia compiuto. In Resta il facile ricorso a teoriemarxiste, oggi però sempre meno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] materiale piuttosto che di valore, fosse considerata come teoria economica, la loro importanza si è andata, invece, progressivamente attenuando nelle formulazioni degli economisti classici, prima, e nel pensiero marxista, dopo, fino a scomparire del ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da quella prodotti (e appunto in questo sign....