Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] la presenza di un marxista largamente permeato di positivismo è il bene stesso, visto alla luce del meglio» (Teoria e storia della storiografia, 1917, 197611, la propria politica internazionale e che il valore di un governo si misurasse soprattutto su ...
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Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] pretesto del contrasto delle forze di ispirazione marxista si senza cadere nell’una o nell’altra teoria, nell’una o nell’altra dottrina, e Lazzati, cit., pp. 63-64.
53 I valori della Costituzione. Giuseppe Dossetti e Nilde Iotti a Monteveglio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] Paese. Per chi accoglie la teoria crociana della contemporaneità della storia, sottili e attuali di annullare il valoredel passato. Per es., quello, più storia italiana, da un punto di vista marxista, sociale e ‘strutturale’ (Storia della società ...
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Pedagogia
Maria Corda Costa
di Maria Corda Costa
Pedagogia
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Positivismo, herbartismo e pedologia. 4. La reazione al positivismo. 5. Gli apporti della psicologia. 6. [...] Europa il più serio e creativo innovatore di ispirazione marxista, chiaramente orientato a rompere gli schemi retorici e del discorso pedagogico affondi oggi le sue radici in un modo diverso di considerare i rapporti tra teoria e prassi, tra valore ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] concludersi con la storiografia di impostazione marxista, che vi ha letto un esempio essere messo in dubbio, data la teoria dell'inasprirsi della lotta di classe quanto conducono quasi sempre a due valori: l'unità del popolo e l'eguaglianza in dignità ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] dal movimento socialista marxista, le Camere del lavoro erano soprattutto prima di tutto, respingeva, sul piano della teoria e dei fatti, ogni rapporto di dipendenza politica e sociale continuava a essere un valore in sé. Sul versante opposto, gli ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] che più di ogni altra aveva realizzato l'idea del bello. Questa teoria fu al centro degli studi di J.J. Winckelmann elementi, definiti "anticlassici", valore di scelta cosciente e autonoma in Italia le istanze marxiste abbiano fortemente influito fin ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] suo interno che va dal livello più generale o elevato dei valori a quelli sotto-ordinati delle norme di comportamento, dei ruoli pratica, lo strutturalismo marxista francese è un rifiuto del marxismo economico a vantaggio di una teoria dello Stato. ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] bilancio a sua disposizione. Una teoria dell'utilità e del consumo così formulata mina alla : v. § 8b) dalla tradizione marxista, che vede un salto qualitativo e una coordinare numerosi lavoratori in vista di un valore d'uso finale che non può essere ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] ovvio nell'Ancien Régime, almeno in teoria. La Santa Sede, con una certa della vecchia storiografia marxista, esposte da Marx nel Manifesto del 1848, riprese più XI si preoccupava di salvare i valori essenziali del cristianesimo e insieme i diritti ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da quella prodotti (e appunto in questo sign....