KANTOROVIC, Leonid Vital'evič
Aldo Marruccelli-Pierluigi Sabbatini
Matematico ed economista sovietico, nato a Pietroburgo il 19 gennaio 1912. S'iscrisse a 14 anni alla facoltà di matematica dell'università [...] nella sua opera il tentativo di rapportare la legge marxianadelvalore ai metodi dell'economia cibernetica (così è chiamata , allo scopo di favorire lo sviluppo di queste nuove teorie nell'ambiente culturale e politico sovietico. In realtà solo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tendenze recenti del pensiero economico italiano
Lilia Costabile
Roberto Scazzieri
Obiettivo di questo saggio è individuare le coordinate interpretative per la ricostruzione analitica delle tendenze [...] Marshall»), in cui risuonano chiari echi marxiani, in particolare sul tema dell’ Il concetto d’industria e la teoriadelvalore, Torino 1962.
C. Napoleoni, La posizione del consumo nella teoria economica, «La rivista trimestrale», 1962 ...
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Sovrappiù, teoriedel
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] sull'accettazione della 'legge di Say'. Invece, l'abbandono della teoriadelvalore-lavoro impone quantomeno una reinterpretazione della teoriamarxiana dello sfruttamento, che si riduce all'affermazione secondo la quale nel sistema capitalistico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] a qualcosa, deve spiegare il fenomeno dello scambio e quindi riguardare i valori relativi, non quelli assoluti. Anche la teoriamarxiana della caduta del saggio del profitto presenta debolezze, non essendo in grado di spiegare la tendenza dell ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] seconda e più matura fase del suo pensiero è l'acquisizione della teoriadelvalore-lavoro, già in parte marxiana. Il fenomeno della concentrazione determina infatti l'aumento della "composizione organica" del capitale, cioè l'aumento della quota del ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] una regione è stata la teoria delle località centrali, dalla quale riproponeva una sostanziale fedeltà marxiana secondo la linea del PCI. Su versanti diversi di queste opere, così positivamente espressive delvalore simbolico, che si esalta al massimo ...
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Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] mezza verità una teoria generale, e con la solita fretta furono sollevati quesiti metafisici del genere: ‟Se il lavoro è la misura delvalore, ne è più marxianedel nuovo modo di ragionare; esigenza soddisfatta principalmente dai saggi del polacco ...
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CAPITALISMO
Sergio Ricossa e Alessandro Cavalli
Capitalismo
di Sergio Ricossa
Le origini del capitalismo
Non conviene intendere il capitalismo come un preciso sistema economico, con caratteri fissi [...] teoriadel profitto è strettamente connessa alla teoriadel prodotto netto o del plusvalore, cioè al problema della creazione di un valore essere interpretate come una confutazione dell'impostazione marxiana. Non è possibile in questa sede entrare ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] fine, quella stessa già compiuta da Lukács. La critica marxianadel capitale e dello Stato gli si confonde, così, con la la questione nei suoi termini più generali. L'interpretazione della teoriadelvalore, di cui si è detto, scopre qui tutta la ...
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Produttivita
Simon Kuznets
di Simon Kuznets
Produttività
sommario: 1. Definizioni introduttive. 2. I due rapporti della produttività aggregata. 3. Tendenze di lungo periodo della produttività. 4. Differenze [...] fatto sono definiti all'interno della teoria economica fin dal suo nascere), in e di conseguenza anche quella marxiana). Data la dipendenza delle risorse in questa sede non si tiene conto delvalore dell'accresciuto tempo libero, che può facilmente ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...