Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] evolvono secondo schemi predeterminati nel tempo.
Il passo decisivo nella teoria del pricing dei derivati si è avuto, però, con la teoria neoclassica la ipotizza perfetta (da cui trae la conseguenza di 'lasciar fare' al mercato), quella keynesiana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] sia quelli di scuola neoclassica, sia quelli di scuola keynesiana, sia infine quelli di impostazione marxista, dalla problematica . Ecco perché c’è bisogno di una nuova, cioè diversa, teoria economica della cooperazione. E non v’è chi non veda come ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] 687-714), nonché due brevi scritti, Riflessioni su di un punto della teoria dell'illusione finanziaria (in Atti della R. Acc. delle scienze di Torino della cosiddetta "finanza funzionale" di derivazione keynesiana.
Nello stesso periodo il F. ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] dopo la seconda guerra mondiale, in seguito alla rivoluzione keynesiana in economia e allo spostamento dell'attenzione dalla quantità di cui un paese risponde agli eventi esterni.
La teoria classica dello sviluppo prende in considerazione la terra, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] cit., 1936, pp. 213-14). Questa nozione keynesiana, conosciuta come ‘preferenza per la liquidità’, ricorda la rischio fonte del profitto?
La proibizione dell’usura e la teoria scolastica del contratto di mutuum sono compatibili con l’investimento di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] futuro del capitalismo: crollo o sviluppo?, e ha curato la Teoria dello sviluppo capitalistico di Paul M. Sweezy.
La rottura con prima o poi un’insufficienza di domanda. La risposta keynesiana alla crisi da realizzo determina il pieno impiego grazie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ezio Vanoni
Antonio Magliulo
Ezio Vanoni, economista e politico, contribuisce a costruire il modello di economia sociale di mercato che si afferma in Italia negli anni della Repubblica. Nella vita di [...] tre principali critiche: aver impostato una manovra genericamente keynesiana inadatta per un Paese, come l’Italia, raccolta in:
F. Forte, Il pensiero di Ezio Vanoni sulla teoria e sulla politica della imposizione degli scambi, Milano 1956.
A. ...
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PARRAVICINI, Giannino
Mario Sarcinelli
PARRAVICINI, Giannino. – Nacque a Castellanza (Varese) il 3 luglio 1910 da Renzo e da Edvige Bianchi.
Alunno del Collegio Ghislieri, studiò e si laureò a Pavia [...] di valore, meglio nota come preferenza per la liquidità. Ampio spazio è dedicato alla sistemazione della teoria quantitativa e di quella keynesiana, alla trattazione teorica del tasso di interesse e della sua struttura, alla rilevanza che quest ...
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Le crisi economiche
Giorgio Ruffolo
Per molto tempo la teoria economica dominante ha ignorato il concetto di crisi. Il paradigma fondamentale di quella teoria era il modello dell’equilibrio generale [...] di circa dieci anni, e lunghi, di circa cinquant’anni. La teoria del ciclo economico è stata sviluppata in diversi modi da diversi autori, ma condizione, tanto da proporre di resuscitare l’idea keynesiana della moneta unica mondiale. E non possono ...
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CHESSA, Federico
Denis Giva
Nacque a Sassari il 4 febbr. 1882 da Salvatore e Maria Giuseppa Piras. Dopo aver compiuto gli studi universitari nella facoltà di giurisprudenza dell'università di Sassari [...] Castello 1928, ristampato poi in L'attività umana e le teorie economiche, Torino 1956, p. 74).
Lo sviluppo dell' dell'economia. Il C. mostra di accettare la diagnosi keynesiana nella memoria Del costo della disoccupazione involontaria (in Atti della ...
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macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...