Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] oggettive pretese del sistema, e la sua libertà si limita alla selezione dei mezzi più adeguati per furono impostati sulla base di una teoria oggettiva della ragione. Partendo da e più completo di un fenomeno più generale: l'opera d'arte nell'epoca ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] (in questo ampio significato si parla anche di teoriageneraledei s.).
Per i s. disordinati ➔ disordine.
metrica, ed è una misura del grado di caoticità del sistema (➔ entropia). 4.4 Complessità algoritmica. È possibile evidenziare la ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] esposto nei Grundsätze der Volkswirtschaftslehre (1871) una teoriageneraledei beni in termini di bisogni e di capacità nel dibattito antropologico contemporaneo: attraverso lo studio deisistemi economici non capitalistici sviluppatisi al di fuori ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] impostazione e dei loro risultati. Ancora a metà del Novecento Talcott Parsons e altri studiosi hanno proposto una teoriagenerale dell'azione, fondata sulla distinzione (e sull'interazione) fra tre sistemi - la personalità, il sistema sociale, la ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] prima caratteristica generaledeisistemi autoritari è la loro residuale struttura pluralistica, a differenza dei totalitarismi storica previene i rischi di un possibile 'essenzialismo', la teoria filosofica avverte i pericoli di una storia e di ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] che deve fare o evitare di fare.
Una prima obiezione a queste teorie è che esse si richiamano a entità non osservabili (nessuno ha mai visto dei gruppi ristretti, degli organismi o più in generaledeisistemi d'interazione, ossia di quei sistemi ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] forme in cui si manifesta il gene.
L’introduzione deisistemi polimorfici di gruppo sanguigno (si appartiene a una fondatore dello strutturalismo, che ha formulato una teoriagenerale concernente le strutture logiche e simboliche preposte alla ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] l’estrema coerenza deisistemi simbolici di società non nome (l’iniziale e un’altra), generalmente ricavate dal nome latino dell’elemento (Na s., la sua allusività e inesauribilità.
La teoria kantiana favorisce l’accezione estetica del s. ...
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Studio delle culture umane, delle loro forme e dei loro processi di trasformazione. Oggetto specifico dell’e., come dell’antropologia culturale (➔ antropologia), sono tecniche, costumi, credenze, forme [...] americano L.H. Morgan (studioso deisistemi di parentela, Morgan offrì con le sue teorie evoluzionistiche sul matrimonio e la società il Museo etnologico lateranense per conto del Vaticano. In generale l’e. italiana fu fin dall’origine sensibile ai ...
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Sociologo statunitense (Colorado Springs 1902 - Monaco di Baviera 1979). Fondatore dello struttural-funzionalismo, elaborò un'ambiziosa teoria della società concepita come un sistema che per conservarsi [...] che le teorizzazioni positivistiche e utilitaristiche siano insufficienti a tener conto dei fatti sociali e che l'empirismo da esse implicato si Questa teoria dovrebbe, secondo P., costituire uno schema di riferimento generale per sistemi sociali ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...