ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] medievale degli altri suoi scritti), anche dal punto di vista formale, uno dei primi umanisti.
Nell'agosto del 1321 era avvenuta sapienza, come scopo, teoricamente mirava poetando. Ma contro le teorie e il gusto tradizionali c'erano il suo istinto di ...
Leggi Tutto
D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] razze", che sarebbe stato meglio dire due "classi", secondo la teoria elitista (di cui egli aveva orecchiato le formule), ma che operai, incominciando dai ferrovieri, e che trovarono ostacolo nella formale ripulsa della C.G.L. e dei socialisti, salvo ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] a una eccezionale delicatezza e sottigliezza dell'analisi formale; in più a una conoscenza dell'antica lingua , Bologna 1959, e P. V. Mengaldo, Appunti su Vincenzo Calmeta e la teoria cortigiana, in La rass. della letter. ital., LXIV (1960), pp. 446- ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] stesura dell’opera in quanto tale, nel suo presente assetto formale. Il più stringente riferimento cronologico interno al testo («pochi giorni materiale, su Livio e su altri argomenti di teoria politica, i cui elementi più antichi possono risalire ...
Leggi Tutto
BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] un Capitolo di risposta "Alli signori Abbati" Cornaro, che forse gli rivolsero un formale invito: "O che grata, o che bella compagnia! / Bella ciò è rappresentano altrettante risposte negative alla teoria rinascimentale dell'imitazione e rivelano ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] alle cose della lingua (alla lingua come sistema formale in cui penetrare con il rigore dell'intelligenza, della "rielaborare" il "pensiero" del D., fino a propome la riduzione a teoria del "puro" gusto estetico (G. A. Borgese, che nel 1905 ...
Leggi Tutto
FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] si decideva a chiamarlo. Nell'ottobre del 1474 arrivò l'invito formale del papa per l'insegnamento a Roma con stipendio di 600 fiorini all'educazione dei suoi figli. Pur attingendo a teorie ben sperimentate della filosofia classica e medievale e ...
Leggi Tutto
COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] proprio generoso si separa da lui, pur senza una rottura formale, e decide di vivere a Londra con l'esercizio della formazione del medico greco, ed il secondo le sue teorie fisiologiche. I tre rimanenti avrebbero dovuto riguardare patologia, terapia ...
Leggi Tutto
GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] questo periodo l'impegno del G. nel campo della teoria economica fu davvero minimo e si può circoscrivere alla seconda (Napoli 1780), in cui fece pochi cambiamenti, per lo più formali, e aggiunse trentacinque lunghe note di un certo interesse.
Nel ...
Leggi Tutto
CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] come svolgimento poetico. Sarà l'opzione per lo sperimentalismo, formale, come suggerisce Getto di rincalzo a Girardi, e sarà ha perseguito facendosi editore delle proprie cose; si dà alla teoria (se è vero che quelli che saranno poi chiamati i ...
Leggi Tutto
formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...