GIANNINI, Achille Donato
Marco Mantello
Nacque a Foggia il 2 genn. 1888 da Giuseppe e da Lucia Rispoli. Terminati nella sua città gli studi secondari, frequentò i corsi di giurisprudenza presso l'Università [...] è dovuta; successivamente confuta il criterio distintivo "formale" fra imposte dirette e indirette proposto da O fino al 1965: oltre che per la compiuta esposizione della teoria generale dell'imposta e del sistema delle imposte dirette e indirette ...
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FLORIANO (Florianus)
Paolo Bertolini
Quanto sappiamo della sua vita si trae essenzialmente da due lettere che egli inviò "ex monasterio Romeno" al vescovo di Treviri Nicezio (circa 526-566) e che, inserite [...] assai discordanti. Tra queste appare condivisibile la teoria del Gundlach secondo la quale il monastero di attenta revisione - e non solo dal punto di vista stilistico e formale - il poema, di cui gli si faceva contestualmente pervenire copia ...
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MARCONI, Pirro
Santo Privitera
Nacque a Verona il 1° genn. 1897 da Pietro, violinista, e da Antonella (Nella) Levi. Dopo essersi iscritto alla facoltà di lettere a Roma, interruppe gli studi nel maggio [...] nei quali andò definendo i lineamenti di una personale "teoria dell'arte", influenzata a un tempo dalle tendenze imperanti di definire il carattere del pittore, mediante un'analisi formale dell'opera, che ne accentuasse al contempo il carattere ...
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CUGIA, Stanislao
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Salerno il 13 maggio 1877 da Pasquale e da Teresa Giani, in una famiglia sarda. Si trasferì a Cagliari ove, dopo gli studi liceali, si laureò in giurisprudenza; [...] 111 ss.); mentre l'acceptilatio classica è un negozio formale astratto, affiora nei Bizantini l'ipotesi che il può dunque definirsi una vasta e complessa meditazione sulla teoria generale del negozio giuridico.
Interessante è il volume Profili ...
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DELLA MARIA, Pierre-Antoine-Dominique
Piero Caraba
Nacque a Marsiglia il 14 giugno 1769 da Domenico e Marguerite Bertrand. Suo padre, un italiano di origine genovese, affermato suonatore di mandolino, [...] presto una spiccata predisposizione per la musica.
Cominciò a studiare teoria musicale e canto con un anziano maestro di Marsiglia di del D. è senza dubbio l'immediatezza melodica e formale, naturale prodotto di una personalità semplice e sincera, ...
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FOSSATI, Eraldo
Rossana Villani
Nacque da Egidio e da Piera Comerio a Desio, presso Milano, il 9 sett. 1902. Compì gli studi superiori nell'ateneo di Pavia, laureandosi dapprima in giurisprudenza e [...] , nella sua perfezione formale, quella visione statica che il F. intendeva superare. La teoria genetico-funzionale, al 1935 e il 1949, sono raccolte nel volume intitolato Frammenti di teoria dinamica (Bologna 1952). In esso il F. ribadisce la visione ...
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PASQUALE, antipapa
Umberto Longo
PASQUALE, antipapa. – Di lui il Liber Pontificalis tratta nella biografia di Conone, dove viene ricordato come arcidiacono romano.
Quando l’anziano Conone cadde malato [...] L’arcipresbitero Teodoro fece atto di sottomissione formale e immediato. Non altrettanto Pasquale, che tentò V. Peri, La Pentarchia: istituzione ecclesiale (IV-VII sec.) e teoria canonico-teologica, in Bisanzio, Roma e l’Italia nell’Alto Medioevo, I ...
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CRUDELI, Umberto
Roberto Ferola
Nacque a Macerata il 30 maggio 1878 da Giulio, medico, e da Carlotta Perfetti. Un suo antenato fu Tommaso, poeta, favolista e novelliere.
Compiuti gli studi secondari [...] . 642-645, e XXIII [1914], 1, pp. 400-405); nella teoria del potenziale, uno studio sui limiti di indeterminazione della densità di un pianeta, . 407-411, 822-825), e un procedimento formale che consente, tramite semplici operazioni, di calcolare, con ...
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LONGHI, Silvio
Giordano Ferri
Nacque a Vestone, presso Brescia, il 20 apr. 1865 da Luigi, direttore della R. Scuola navale superiore di Genova, e da Caterina Fanzago.
Nel 1889 il L. vinse il concorso [...] gravi decisioni a cui arriva se non colla frase generica e formale che il fallito è "meritevole di speciale riguardo", esercita un esposizione dottrinale che andava dagli scritti di C. Beccaria alle teorie di G.D. Romagnosi e di C. Lombroso, ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] sperimentazione linguistica, né per particolare ricercatezza formale. Utilizzò il volgare ma non ignorava I, Bologna 1926, p. 455; G. Spini, Ricerca di libertini. La teoria dell'impostura delle religioni nel Seicento italiano, Roma 1950, pp. 301 s.; ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...