L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] descrisse tre momenti distinti attraverso i quali, nella sua concezione, le teorie matematiche si svilupperebbero: l'ingenuo, il formale e il critico. Nel caso della teoria degli invarianti Hilbert considerava i lavori di Cayley e Sylvester tipici ...
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CHISINI, Oscar
Silvia Caprino
Nacque a Bergamo il 14 marzo 1899 da Carlo e da Luigia Calcinoni, terzo figlio di una nobile famiglia veneta originaria di Pieve di Soligo. Compì tutti gli studi universitari [...] lui parimenti nocivo il falso rigore matematico tutto formale che riusciva a nascondere le vere difficoltà; di offrire un compendio di geometria elementare, ma anche di dare alla teoria scientifica una base storica. Qui (pp. 611-31) il C. pubblicò ...
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Euclide
Pier Daniele Napolitani
Il padre della geometria
Euclide, vissuto agli inizi del 3° secolo a.C., è noto soprattutto per i suoi Elementi, una vasta raccolta in cui espone i concetti fondamentali [...] vissuto in Olanda nel Seicento, adottarono il linguaggio formale della geometria e cercarono di introdurre il metodo ai nostri giorni i concetti di dimostrazione, di verità e di teoria sono molto cambiati, non si può dimenticare che la nostra ...
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spin
spin 〈spin〉 [s.ingl. "rotazione", usato in it. come s.m. invar.] [FSN] [MCQ] Attributo delle particelle elementari e dei sistemi quantistici in generale, multiplo intero o semintero della costante [...] nucleone); lo s. isotopico ha una stretta analogia formale con lo s. ordinario, potendo essere considerato come connessione e statistica. È dimostrato, sotto ipotesi molto generali, nella teoria quantistica dei campi. ◆ [FSD] Transizione di s.-flop: ...
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linguaggio
linguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] . base dei dati: I 343 a. ◆ [ELT] [INF] L. logici: quelli, detti anche l. formali o formalizzati, che nella logica matematica sono alla base delle varie teorie logiche; sono costruiti a partire da un ben definito alfabeto, che è costituito da simboli ...
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aritmetica
aritmètica [Der. del lat arithmetìca, dal gr. arithmós "numero"]. Parte della matematica concernente lo studio dei numeri, soprattutto dei numeri interi; il termine, per la prima volta usato [...] 'integrità, ecc. A proposito delle difficoltà che si incontrano nella definizione formale dell'a. v. Gödel, teorema di: III 53 c. ◆ ove b è la base del sistema di numerazione impiegato. ◆ [ALG] A. superiore: lo stesso che teoria dei numeri: → numero. ...
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soluzioni deboli
Luca Tomassini
Consideriamo un operatore differenziale lineare
definito su un aperto connesso A di ℝn, dove le ak(x) sono funzioni su A sufficientemente regolari (per es. differenziabili [...] L=∂/∂xi, la definizione precedente si riduce a un’applicazione formale della formula di Green (o della formula dell’integrazione per =Diu. Uno dei più importanti problemi della teoria delle equazioni differenziali (alle derivate parziali) consiste ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] le asserzioni osservative siano esse stesse già «cariche di teoria», nel senso che assunzioni di ordine teorico agirebbero t. formalizzata in senso stretto o anche di formalismo o di sistema formale quando T è costituita solamente dal suo linguaggio ...
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Diritto
Diritto civile
Situazione di invalidità del negozio giuridico, determinata da un vizio che rende il negozio stesso inidoneo a produrre i suoi effetti e quindi inefficace (art. 1418-24 c.c.). I [...] sia ciò che costituisce essenzialmente l’atto stesso, come pure le formalità e i requisiti imposti dal diritto. Se manca uno di can., can. 1671-1712).
Matematica
Grado di n. Nella teoria delle matrici, denominazione introdotta da J.J. Sylvester per ...
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Diritto
E. di potere
Definizione. - Vizio di legittimità degli atti amministrativi discrezionali che determina l’annullamento degli stessi. L’e. di potere è nozione complessa, frutto di un lungo percorso [...] non scritti dalla discrezionalità amministrativa». Entrambe le teorie riconducono il vizio al non corretto esercizio del ’atto alle disposizioni di legge o di regolamento (controllo formale di legalità) o la corrispondenza a criteri o principi ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...