DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] una prima fase l'etrusco è visto essenzialmente nell'aspetto formale (fonetica e morfologia) e lo strumento euristico è il erroneo, è inutile; la sua eredità va divisa fra la teoria, puramente linguistica, dei dialetti indeuropei, e la preistoria dei ...
Leggi Tutto
L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] la cosiddetta branching direction theory (in italiano «teoria della direzione della ramificazione»: cfr. Dryer 1992 e rema scompare, appiattita sullo sfondo».
Dal punto di vista formale, la costruzione scissa è costituita da due frasi: una principale ...
Leggi Tutto
Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] la dimensione propria della linguistica o della teoria della comunicazione e si entra in quella della segni dei sordomuti). Scendendo, poi, nella scala della codificazione formale verso modalità più libere e spontanee di espressione non verbale, i ...
Leggi Tutto
Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...]
L'immagine della scatola nera non è che un modello formale usato per facilitare la comprensione di costrutti ipotetici: dato un sono la 'sintattica' e la 'semantica'. In base a tale teoria, la sintattica è la branca della semiotica che studia il modo ...
Leggi Tutto
Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] quella verbale in prodotti di estrema raffinatezza formale, ma spesso di difficile comprensibilità. Nella di gruppo settentrionale, opposto al meridionale d'Arabia Felice. Per teoria prevalente, in trafila epigrafica si ritiene un adattamento dell'a ...
Leggi Tutto
Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] e l’organizzazione testuale è meno rigida, così come il grado di formalità del registro (cfr. Dardano & Trifone 1983: 551-552). Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
...
Leggi Tutto
In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] di vista della diffusione sia da quello della riconoscibilità. In teoria un europeismo dovrebbe essere comune a tutte le lingue d’Europa 1990: 49).
La riconoscibilità dipende dalla corrispondenza formale, chiamata congruenza, che può essere grafica e ...
Leggi Tutto
Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] lingua impiegata «in un buon numero d’altre scritture di carattere formale, di cui non ci è rimasta traccia, dovute a notai scrittori operanti nelle corti padane, i propugnatori della teoria cortigiana (➔ cortigiana, lingua) guardarono come modello ...
Leggi Tutto
Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] raggiunge fin dal Quattrocento la produzione scritta e formale della élite dirigente concentrata nella corte papale o romana viene elaborata, agli inizi del Cinquecento, la cosiddetta teoria cortigiana, rivendicata in primo luogo da Mario Equicola e ...
Leggi Tutto
I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] (coscienza, ragione, dottrina, sostanza, causa, razionale, formale, ecc.).
Molti latinismi giungono attraverso il linguaggio delle scienze del classicismo letterario. I sostenitori della cosiddetta teoria cortigiana (➔ cortigiana, lingua), per es., ...
Leggi Tutto
formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...