MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] ". Alla genetica "borghese" di Mendel-Morgan vengono contrapposte le teorie biologiche di Miciurin e di Lysenko. Contro le scienze della natura "borghesi", che fanno uso della "logica formale", si propugna l'avvento di scienze della natura che siano ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] di nostra attività un'attività volontaria" (C. Blondel). Le teorie idiogenetiche (J. Kl. Kreibig, V. Jerusalem, Fouillée, , ogni volere "presuppone come principio l'unità formale dell'idea, cioè dell'incondizionatamente imperativo (gesetzlich)". ...
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SCHMITT, Carl
Antonio Punzi
Filosofo del diritto tedesco, nato a Plettenberg (Westfalia) l'11 luglio 1888, morto ivi il 7 aprile 1985. Professore nelle università di Bonn, Colonia, Berlino, è stato [...] (1922, 1934; trad. it., Le categorie del politico: saggi di teoria politica, 1972) S. ha definito il sovrano come "colui che decide sullo non è da identificare con la sovranità formale della legge abbracciando piuttosto il concetto totale di ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] Pisa il G. avviò anche la composizione del Sistema di logica come teoria del conoscere, la sua opera in ogni senso più rilevante: della quale e quello di Croce, fosse stata superata da un formale atto di fedeltà al regime, l'unità sarebbe stata ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] V nel dicembre 1513, non aveva soltanto definito formalmente l’immortalità dell’anima individuale nei termini della si appella all’intervento dei demoni, sia rispetto alla teoria avicenniana, che attribuisce all’anima umana il dominio sulla materia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Labriola
Alessandro Savorelli
Nel periodo della Seconda Internazionale Antonio Labriola fu tra i più originali teorici del marxismo, al quale era approdato dopo essersi formato nell’alveo dell’hegelismo [...] (La concezione materialistica della storia, cit., pp. 232, 204). Anche l’approfondimento della teoria economica marxista non doveva situarsi sul piano astratto-formale, ma su quello della «critica dell’economia», poiché l’economia non è una scienza ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] più alta è la Critica del gusto (1960) e quella di teoria politica, di cui Rousseau e Marx e altri saggi di critica stessa che si costituisce come un nuovo soggetto, un'alterità tecnico-formale capace di parlare al fruitore, e di interagire con lui in ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] ; e) universo aperto, universo chiuso; f) lo stadio iniziale dell'universo. □ Bibliografia.
1. Il formalismo della relatività generale
a) Introduzione
La teoria della relatività generale nacque nel 1916 con la pubblicazione del fondamentale lavoro di ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] , sulla sintassi logica (‟per sintassi logica di un linguaggio intendiamo la teoria delle forme linguistiche di quel linguaggio, lo stabilimento sistematico delle regole formali che lo governano e lo sviluppo delle conseguenze derivabili da quelle ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] Feuerbach e dall'affermazione più radicale dell'unità di teoria e prassi che consente di liberare l'utopia dall' poi in Inghilterra nel 1924. Quest'opera ripete dal lato formale molti dei tratti essenziali del genere utopico: vi è infatti descritta ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...