Interpretazione giuridica
Robert Alexy
Concetto
L'interpretazione giuridica è un caso particolare di un'attività che ricorre in diverse discipline scientifiche e in numerosi contesti della vita quotidiana: [...] l'idea della coerenza (v. Dworkin, 1986; v. Peczenik, 1986) e le teorie del discorso razionale (v. Alexy, 1991²; v. Günther, 1988; v. Habermas ordinamenti codificati. Pur non possedendo il carattere formale di fonti del diritto, i precedenti ...
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Ilario Alvino
Abstract
La Rappresentanza Sindacale Unitaria (di seguito “RSU”) nasce come organismo di rappresentanza sindacale dei lavoratori nei luoghi di lavoro con gli accordi fra Governo, Confindustria, [...] partecipazione alle elezione per la costituzione della RSU sia l’accettazione formale ed integrale del t.u. (cfr. in tal senso della rappresentanza. Per i sostenitori di questa teoria, dunque, questa investitura creerebbe un rapporto organico ...
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Stefano Vinti
Abstract
Viene esaminata la nozione di organismo di diritto pubblico, analizzando le difficoltà esegetiche in cui sono incorsi gli interpreti nel ricostruirne gli elementi essenziali e nel [...] . Infatti la nozione in esame prescinde completamente da un formale collocamento di un soggetto nel novero delle persone giuridiche pubbliche di natura commerciale o industriale. Si tratta della c.d. teoria del contagio, su cui si tornerà (v. infra).
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] meno possibile, si riprendono, anzi non si abbandonano le teorie dell’interpretazione predilette dai giuristi medievali, di cui si .
R. Ajello, L’estasi della ragione , in Id., Formalismo medievale e moderno, Napoli 1990.
G. di Renzo Villata, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena
Francesco Palazzo
Scienza penale ed esperienza giuridica
Due premesse sono utili a dichiarare in limine la coordinate di fondo, entro le quali si svolgerà la seguente rassegna della cultura [...] di una certa qual astoricità e rigidità concettualistica se non proprio di un formalismo deteriore. Il suo regno è la cosiddetta parte generale del diritto penale, la teoria generale del reato, in cui trovano posto i presupposti della punibilità: il ...
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Giuseppe Tabasco
Abstract
La legge 1.3.2001, n. 63 ha introdotto nel nostro sistema processuale penale l’istituto della testimonianza assistita, che era già contemplato dall’ordinamento francese, prevedendo [...] che fa leva soltanto sulla tipologia formale della condanna, sia della espressa menzione processo, 2003, 240 ss.; Bonzano, C., I mezzi di prova, in Procedura penale. Teoria e pratica del processo, diretto da G. Spangher-A. Marandola-G. Garuti-L. Kalb ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] prese a circolare, con mimesi giustinianea nella propria struttura formale partita in libri e titoli, sotto il nome sociologique», 1923-24, 1, pp. 30-186 (trad. it. in Id., Teoria generale della magia e altri saggi, Torino 1965, pp. 153-292); rist. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] continuità per alcuni decenni fin quasi alla metà del Seicento costituisce la messa a punto formale per un modello inedito di praticare la politica. Nelle teorie/pratiche di ragion di Stato non troviamo alcun riferimento a un ordine strutturato del ...
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Domenico Sorace
Abstract
Questa voce, muovendo dalla nozione di “amministrazione pubblica” nella Costituzione, tratta della funzione amministrativa in rapporto all’indirizzo degli organi di governo [...] e, operando quelle che sono state chiamate “privatizzazioni formali”, sono anche state dettate delle disposizioni dirette alla trasformazione D., a cura di, Lo Stato di diritto. Storia, teoria, critica, Milano, 2002; D’Alberti, M., Le concessioni ...
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Augusto Cerri
Abstract
La voce accenna alle origini e alle ragioni della rigidità costituzionale e poi della garanzia di questa attraverso la giurisdizione, nelle varie forme che ha assunto. Nel nostro [...] (il «perché?»), cui si accennava: causa formale, causa efficiente, causa finale, causa materiale (secondo dell’uomo, sia pure fondate su leggi che il Parlamento inglese (in teoria) potrebbe sempre abrogare (Patrono, M., I diritti dell’uomo nel ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...