GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] : Carboneri, 1968] p. XI). La perfetta combinazione di teoria e prassi consente al G. di superare le mode architettoniche del semicircolari allude a uno sviluppo anulare. La complessità formale dell'impianto è replicata in alzato dalla potente cornice ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] anche il caso limite di identità tra volta e t., con implicazioni formali eccezionali, nel monolito che chiude il mausoleo di Teodorico a Ravenna. Ma Semper (1860) per i presupposti della sua teoria, che gli consente di assegnare al t. un ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] delle vesti convivono con elementi arcaizzanti ispirati al linguaggio formale di Santi di Tito, da cui derivano le nitide e parodia nei poemi eroicomici del Seicento, in Il poema eroicomico. Teoria e storia dei generi letterari, Torino 2001, pp. 54-58 ...
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D'ANDRADE, Alfredo Cesare Reis Freire
Rosanna Maggio Serra
Figlio di Antonio José ed Emilia Games de Silva Reis, nacque a Lisbona il 26 ag. 1839 in una famiglia borghese dedita al commercio e all'attività [...] . Finalità dell'impresa, di cui è trasparente l'origine dalle teorie di Viollet-le-Duc, erano: riproporre, in piena età dell'eclettismo, l'unità di stile del mondo formale gotico; fornire orientamenti per l'industria artistica nei quali il richiamo ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] insistendo sulla necessità di anteporre il bene morale alle eleganze formali, ma l'ammonimento a diffidare di queste è volto al di luce che si verificano in natura la sua teoria dell'ascesa dalla conoscenza sensibile all'intellettuale, luce suprema ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] . Mancano però testimonianze dell'esistenza di una qualche teoria artistica in epoca omayyade che possa aver determinato un del mondo in epoca omayyade; essa creò una nuova base formale per l'arte islamica, ma non si ripeté mai nella stessa ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] soggiorno presso Leopoldo il M. entrò in contatto, più formale che sostanziale, con l'ambiente culturale fiorentino, come 36 s., 208-212 e ad ind.; Id., I Carracci e la teoria artistica, in Mostra dei Carracci (catal.), Bologna 1956, pp. 56 s ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] quella verbale in prodotti di estrema raffinatezza formale, ma spesso di difficile comprensibilità. Nella di gruppo settentrionale, opposto al meridionale d'Arabia Felice. Per teoria prevalente, in trafila epigrafica si ritiene un adattamento dell'a ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] nel 1944 e uscito nel 1946) e una complessa analisi formale (Rubens, 1948, codiretto con Paul Haesaers). Sono però i confronto tra il cinema e le altre arti: in linea con le teorie di A. Bazin, ha sostenuto che l'artisticità del cinema dovrà derivare ...
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CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] e quanto egli si distanzia sia nel contenuto sia nella resa formale dalla routine della bottega dei Vittoria, apparirà chiaro che qui ci il modello del Laocoonte, "exemplum doloris" della teoria artistica postridentina; anche nel modo di concepire la ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...