Piero della Francesca
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore dell’armonia ideale
Piero della Francesca, vissuto nel 15° secolo, con la sua pittura limpida e rigorosa rivela una conoscenza profonda – espressa [...] la prospettiva con straordinaria abilità. La nuova teoria della prospettiva, elaborata da Leon Battista Alberti nel tono epico. Lo stile è improntato a un rigoroso equilibrio formale e prospettico con effetti di colorismo luminoso. La scena del ...
Leggi Tutto
Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] genere ricordato come uno dei rappresentanti più radicali del movimento formalista (v. formalismo), di cui fu anche il primo storiografo (Teorija "formal′nogo metoda", 1927; trad. it. La teoria del metodo formale, 1968), E. fu autore di studi che si ...
Leggi Tutto
Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] e assume uno statuto nuovo che ha una specificità prevalentemente formale. Nella decisione espressa nel 1920 di abbandonare la pittura Sergej M. Ejzenštejn e di Dziga Vertov, o alle teorie rivoluzionarie di Boris Arvatov, è di combattere i modelli ...
Leggi Tutto
Arte e architettura
Movimento d’avanguardia che si sviluppò in Russia nel complesso clima d’impegno ideologico e culturale degli anni successivi alla Rivoluzione del 1917. Sulla base di stimoli e suggestioni [...] produttivista, orientata, più che all’autonoma ricerca formale, che poneva un rischio di isolamento dell’artista molti logici e matematici) si ricollega ai concetti di computabilità, decisione ecc., ed è alla base della teoria della ricorsività (➔). ...
Leggi Tutto
sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] la frantumazione in una pluralità di metodi, approcci e teorie.
L’alternativa fra individualismo metodologico e olismo si riduce, aggregato sociale: di conseguenza costituirebbe l’elaborazione formale, fino alla massima coerenza, di elementi ...
Leggi Tutto
Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] anche attraverso il canone policleteo, un’idea di equilibrio formale perfetto per la rappresentazione della figura umana. L’età Marx, che per la sua analisi dello sfruttamento partì dalla teoria del valore di Ricardo. Fu Marx a coniare l’espressione ...
Leggi Tutto
Pittore (Parigi 1859 - ivi 1891). Artista profondamente interessato allo studio dei problemi teorici legati alla ricerca visiva e formale, S. sviluppò la tecnica detta poi pointillisme (puntinismo). Tra [...] teorici ben precisi, che saranno la caratteristica costante di tutta la sua ricerca formale. La Grammaire des arts du dessin di Ch. Blanc (1867) lo iniziò alla teoria della mescolanza ottica (tocchi separati di pigmenti puri tendono a formare nell ...
Leggi Tutto
Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] sensibile che di quelle è pallida immagine. Tale aspetto formale e obiettivo dell’i. platonica si accentuò nella stessa in Plotino e prevalente in Italia nel 16° sec., sfociò nella teoria secondo la quale l’i. dell’artista deve emendare il modello ...
Leggi Tutto
Pittore (Elberfeld 1837 - Roma 1887). Dopo aver studiato a Berlino e a Monaco, nel 1864 fu con F. Lenbach in Italia, dove si orientò verso un nuovo classicismo compositivo e formale. Fu amico del teorico [...] e amici. I suoi rapporti con K. Fiedler e con lo scultore A. von Hildebrand ebbero notevole importanza per la formulazione della teoria detta della "pura visibilità". Affrescò nel 1873 una sala della Stazione zoologica (Acquario) di Napoli. ...
Leggi Tutto
Architetto francese (Sarrebourg 1834 - Parigi 1915). Allievo di H. Labrouste e di E.-E. Viollet-le-Duc, restaurò numerosi edifici medievali, studiò a fondo l'architettura gotica facendone il fondamento [...] di una teoria razionalistica. Fu il primo a usare il ferro-cemento in un edificio di qualche pretesa formale (scuola V. Hugo in rue de Sevigné a Parigi); la chiesa di Saint-Jean l'Evangeliste a Montmartre (1894-1904) si ispira alle strutture dell' ...
Leggi Tutto
formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...