Matematico inglese, nato a Richmond (Surrey) il 16 agosto 1821, morto a Cambridge il 26 gennaio 1895. Esercitò a Londra fino a 42 anni la professione legale, pur non interrompendo mai l'intensa produzione [...] Jacobi e indipendentemente da lui) e loro generalizzazioni, matrici e forme multilineari, eliminazione, teoria delle sostituzioni e dei loro gruppi. L'inesauribile virtuosità formale e algoritmica del C., ben lungi dall'essere scopo a sé stessa, fu ...
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Storico e critico d'arte. Nacque in Lituania nel 1865, e poco dopo la sua famiglia emigrò in America, a Boston. Studiò all'università di Harvard. Nel 1887 venne in Europa, con la vaga aspirazione di diventare [...] e Three Essays in Method (1927).
L'opera del B. può essere considerata sotto due aspetti: della pura critica formale e della teoria estetica. Il metodo e le conclusioni del B., "conoscitore" d'arte italiana, si sono molto cambiati col tempo. Giovane ...
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. L'atto dell'accomodare (lat. commodus) dell'adattare; anche accomodazione. È termine in uso nell'esegesi biblica. In maniera generale si riferisce all'uso di citare frasi e passi delle Scritture in un [...] , e apriva il varco a nuove specifiche applicazioni della teoria dell'accomodamento. Con mossa più decisiva e radicale, durante e alle nozioni scientifiche, ma a tutto il contenuto formale della rivelazione biblica, di modo che tutti i fatti della ...
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RAMO, Pietro (Pierre de la Ramée, latinizzato in Petrus Ramus)
Guido Calogero
Pensatore francese, nato a Cuth (Vermandois) nel 1515, morto a Parigi nel 1572, nella strage della notte di San Bartolomeo. [...] cui rivivevano in certo modo la retorica e la topica degli antichi) e in una teoria del iudicium (più vicina alla logica classica). Pur nella sua ingenuità formale, l'opera del R. tradiva quindi, come quella degli altri "filosofi della retorica" suoi ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] fu ideatore e propagandista. Nel suo carattere generale la teoria dodecafonica schönberghiana è la seguente: la base tonale della tonale, e quindi una linea melodica, acquista importanza formale indipendente dal suo ritmo. Al contrario di quello che ...
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GROTHENDIECK, Alexandre
GROTHENDIECK, Alexandre - Matematico, nato a Berlino il 28 marzo 1928. Figlio di perseguitati dal nazismo, si trasferì da ragazzo in Francia dove ha compiuto i suoi studi di matematica. [...] nozione di "spazio nucleare", risultata particolarmente utile anche nelle teoria della misura e in quella delle probabilità. In algebra ", poi quella di "schema formale" e altre generalizzazioni si ricollegano alla teoria dei topoi. È il principale ...
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Comunismo
Adam B. Ulam
di Adam B. Ulam
Comunismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il marxismo e il suo rapporto con il comunismo. 3. La rinascita del comunismo. Lo stadio prenatale (1902-1917). 4. La Rivoluzione [...] che i portavoce del movimento avrebbero etichettato come ‛democrazia formale'. D'allora in poi il comunismo, pur affermando di consumo fu giustificata, oltre che con il richiamo alla teoria marxista, con. ragioni di difesa nazionale. Il risultato fu ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] medievale degli altri suoi scritti), anche dal punto di vista formale, uno dei primi umanisti.
Nell'agosto del 1321 era avvenuta sapienza, come scopo, teoricamente mirava poetando. Ma contro le teorie e il gusto tradizionali c'erano il suo istinto di ...
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Politica
Harold D. Lasswell
di Harold D. Lasswell
Politica
sommario: 1. Introduzione. 2. La delimitazione del quadro concettuale. a) La ricerca di un quadro concettuale. b) Il diritto come categoria [...] le predisposizioni originarie e l'ambiente. La conseguenza è che le teorie sopra la cultura, la personalità e la politica sono oggi si occupano in modo particolare della dialettica tra potere formale e potere informale, che si instaura in rapporto ...
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Democrazia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Democrazia
sommario: 1. Introduzione. 2. La democrazia come valore. 3. Evoluzione dell'esigenza democratica. a) Garanzia della libertà. b) Strumento di [...] non consiste nel conformarsi alla coerenza logica di una teoria, ma nel fornire agli uomini la possibilità di elevarsi ne rispettino i riti, non sarà che una cornice formale vuota di ogni contenuto spirituale.
Ogni riflessione sulla democrazia ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...