(VI, p. 940)
Questo termine solo di recente è venuto assumendo un significato più preciso e ristretto sia per influenza di nuovi indirizzi storiografici che hanno riservato maggior attenzione e autonomia [...] di Peignot (la b. sta alla bibliografia come la teoria alla pratica), così come le sue Letture erano dedicate dall'ambiente bibliotecario e venne riproposto − con pochi ritocchi formali, con riduzione o estensione di singole parti − fino ai ...
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MAXWELL, James Clerk
Giorgio Diaz de Santillana
Fisico e matematico scozzeso, nato a Edimburgo il 13 giugno 1831, morto a Cambridge il 5 novembre 1879. Discendeva dai Clerk of Penicuik. A quindici anni [...] un viaggio in Italia nel 1867. In questi anni di ritiro, completò la teoria dei gas, e scrisse la Theory of Heat e il suo grande Treatise elettrico e magnetico, formalmente eguali a quelle che regolano una propagazione di onde. La teoria di M. mostra ...
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Il cod. civ. del 1865 non aveva accolto alcuno dei principî giuridici generali, ormai elaborati dalla dottrina, concernenti la consuetudine, la sua fisionomia, il suo valore giuridico e le sue applicazioni. [...] estinguere una determinata norma sarebbe desunta, anziché da una formale dichiarazione, dalla reciproca condotta degli stati.
Una più recente della vita internazionale.
Bibl.: T. Perassi, Teoria dogmatica delle fonti di norme giuridiche in diritto ...
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LESAGE, Alain-René
Salvatore Battaglia
Romanziere e autore drammatico francese, nato a Sarzeau (Bretagna) il 13 dicembre 1668, morto a Boulogne-sur-Mer il 17 novembre 1747. Rimasto solo al mondo appena [...] compilazioni ingegnose, preoccupato del guadagno anziché della squisitezza formale. Lavorò sistematicamente, con fertilità di talento, rapporto con la propria vita, si articola una multiforme teoria di vicende umane: nei villaggi, nelle campagne, ...
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Nella definizione della m. a. data nell'articolo citato è detto che "Sotto la denominazione di m. a. vanno a rigore comprese le applicazioni della matematica alle assicurazioni"; tuttavia la trattazione [...] che grazie ad esse avevano una compiuta perfezione formale; poi però, gradualmente, le "regolarità" si . N. P. R.).
Utilità, caricamenti, vantaggiosità. - La teoria probabilistica dell'utilità (modernizzazione della "speranza morale" di D. Bernoulli ...
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Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] che produce un'azione) e la causa finale. Platone aggiunse la causa formale e la causa prima (quella che non è effetto d'altra causa anteriore si realizza nell'opposizione del soggetto e dell'oggetto (Gentile, Teor. gen. d. spir. 4ª ed., Bari 1924, p ...
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Le offese all'onore, nel diritto romano, erano prevedute nel concetto generale di iniuria dalla legge delle XII tavole, dall'editto pretorio, dalla lex Cornelia de iniuriis. Nel diritto germanico mancò [...] diffamazione dall'ingiuria: questa offende l'onore esterno, formale della persona, l'altra offende l'onore e la pen., diretta dal Pessina, IX, Milano 1908; E. Florian, La teoria psicologica della diffamazione, 2ª ed., Torino 1927; S. Longhi, Per un ...
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È il procedimento per cui nella scuola o in istituzioni affini il mondo dell'esperienza, della cultura e del sapere viene portato a contatto e assimilato alle coscienze individuali dei discenti, per opera [...] dell'istruzione educativa, della plurilateralità dell'interesse, della coordinazione degl'insegnamenti e infine la teoria dei gradi formali dell'istruzione: chiarezza, come apprensione definita di un singolo oggetto o nozione; associazione, come ...
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Giurista, dei massimi che l'Italia abbia avuto, nato nel 1314 a Sassoferrato, morto nel 1357 a Perugia. Dei casi della sua vita poco sappiamo, e lo deriviamo dagli accenni autobiografici sparsi nelle sue [...] allegazioni, meno guasti dall'abuso di una dialettica puramente formale, più aderenti alla realtà, e soprattutto, se non il De regimine civitatis, interessano poi direttamente, con la teoria della relatività delle forme di governo e con la distinzione ...
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OCCAM (o Ockham), Guglielmo di
Guido Calogero
Pensatore inglese, massimo rappresentante della filosofia del sec. XIV e della crisi terminale a cui in quel periodo andò incontro il pensiero del Medioevo. [...] del sillogismo, intendendo nel suo significato puramente formale la corrispondente espressione ὅρος (terminus), già usata suo distacco dalla ragione, che porterà a vedere nella teoria della duplice verità non più una dichiarazione d'inferiorità della ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...