PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] di altri esperimenti) di per sé interessanti, i limiti della teoria dell'informazione nel suo complesso, intesa cioè come modello della L'elaborazione di strutture mentali, descrivibili in modo formale come configurazioni di predicati, e 2) la ...
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Ragionamento, psicologia del
Paolo Legrenzi
Fin da Aristotele la logica formale - le procedure che permettono di operare delle inferenze, cioè trarre conclusioni da premesse - è stata considerata alla [...] premesse 1 e 2 del sillogismo hanno la stessa forma della regola generale. La conclusione appare ovvia e spontanea. Secondo la teoria delle regole formali, la nostra mente non possiede invece una regola del tipo:
Se A, allora B
Non-B
quindi: Non-A
L ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] esigere il sacrificio di vite umane (ipostasi dell'algolagnia). Le teorie anarchiche del Sade e di William Blake (su cui lo o nessun potere selettivo; in lui è entusiasmo, ma entusiasmo formale, vagabondo. Ecco perché si è notata in lui (da Coventry ...
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Termine usato in linguistica a dinotare non la mutazione vocalica come prodotto dell'evoluzione storica di un suono, ma la mozione vocalica come prodotto della variazione della stessa vocale all'interno [...] sia divenuta, per dir così, la loro formale espressione.
Allo stato dei fatti nell'apofonia indoeuropea qui più minutamente indagare le cause, allo stato dei fatti la teoria e la pratica dell'apofonia indoeuropea si concretano intorno a questi punti ...
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Nacque a Parigi il 1° n0vembre 1636 e vi morì il 13 marzo 1711. Usciva da una famiglia schiettamente borghese, illustratasi però con l'avvocatura e con le alte cariche giudiziarie, fornita di parentele [...] gravissime: del contrasto, ad es., tra la sua concezione formale dei generi - così formale da definire l'epica un impiego su vasta scala di mitologiche allegorie - e la sua teoria iniziale dei temperamenti poetici e delle diverse attitudini naturali ...
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PANTALEONI, Maffeo
Anna DEL BUTTERO
Alberto DE STEFANI
Economista, figlio del precedente, nato a Frascati il 2 luglio 1857 da madre inglese, morto a Milano il 29 ottobre 1924. Dopo aver compiuto gli [...] nello spirito. Il Messedaglia sente della realtà l'aspetto formale in modo meccanico, mentre il P. ha il senso 'offerta, mentre si fa strada la nuova scuola austriaca con la teoria dell'utilità marginale e resta poco o mal nota la poderosa dottrina ...
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In anatomia umana è la porzione fissa dell'intestino tenue (v. digerente, apparato), situata sulla parete posteriore dell'addome, nel limite fra la zona epigastrica e la mesogastrica. È lunga in media [...] la reazione del chimo non è divenuta alcalina.
Ma a questa teoria dell'"acid control of the pilorus" gli studî più recenti ripetute, tanto più se gravi, siano invece formale indicazione all'operazione. Questa consisterà elettivamente, in tali ...
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PROGETTO.
Franco Purini
– Il progetto architettonico nel 21° secolo. La presentificazione assoluta. Il primato della tecnica. La pervasività dei media. Gli specialismi. L’architettura come arte figurativa [...] durevole con l’idea di un’organicità strutturale e formale dell’edificio. Ribaltando questa concezione storica si tende a del processo progettuale, in particolare alla luce della teoria della complessità. Si tratta di tentativi senz’altro ...
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Il latino habĭtus si riconnette ad habere "avere, essere fornito", sicché habitus viene a significare "modo (di essere) che si ha" (cfr. il greco ἕξις "attitudine", da ἔχω "ho") o modo che si è finito [...] come condizione dell'abitudine, e la rispondenza ad esigenze formali (De Sarlo, Ferretti) come condizione del costume 1911). Contro l'ingenua opinione tradizionale, e contro la teoria aristotelica rinnovatasi di fatto anche in molti sviluppi del ...
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Nel linguaggio comune s'indica col termine delinquente colui che ha commesso un delitto o più delitti, attribuendosi al termine stesso un significato che implica riprovazione morale per la gravità della [...] la considerazione soggettiva del delinquente. Basta pensare alla teoria fondamentale dell'imputabilità e delle cause che la dalla scuola classica, si ravvisò un sistema trascendente e formale, e perciò si credette di poter rinvenire l'effettiva ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...