. Nome. - Il termine "Anglo-sassoni" in realtà non trova giustificazione né nella vera situazione etnica dell'Inghilterra, né nella tradizione indigena, essendo di origine prettamente letteraria. Al principio, [...] mentre quest'ultima funzione si ridusse sempre più ad una formalità, specialmente quando il re defunto aveva eredi diretti, i e quindi mai rettorico amore di patria che animarono la lunga teoria dei compilatori, alcuni dei quali, nel sec. X, furono ...
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ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] e sulla poetica. Non l'arte per l'arte, che è la teoria dell'epicureo Filodemo - né è agevole pensare che O. la ignorasse - rinnovatrici del Herder), ebbe nell'Opitz un assertore piuttosto formale e nel Hagedorn un sereno cultore della lirica oraziana ...
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È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] il concetto di disciplina esprima soltanto l'aspetto formale dell'opera educativa, ma non elimini la p. 458; pp 164-168); G. Vidari, Elementi di pedagogia, II: Teoria dell'educazione, 2ª ed., Milano 1924. - Si vedano inoltre: Dizionario illustrato ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologia culturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] strumenti della ricerca sociale e antropologica.
La teoria antropologica sul r. si è andata chiarificando condizione.
L'esigenza che momenti della vita tanto importanti siano formalmente celebrati ne implica la ritualizzazione. E, in realtà, non c ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] , ora esprime ì suoi timori e le sue speranze. La teoria dell'Oldenberg si adatta a componimenti di ordine narrativo dove la conservatorismo linguistico di una data regione e la differenza formale del nome del dio si può ben spiegare considerando ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] , dove sono in gran parte esposte le teorie corelliane, e Crome nel 1740.
Nella teoria, lo sviluppo della "posizione" si trova già risorse dello strumento a quelle dell'ispirazione e del criterio formale. Non più violino con basso continuo, ma tre ...
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WASHINGTON, George
Henry Furst
Nacque il 22 febbraio 1732 (1731) a Bridges Creek, nella contea di Westmoreland (Virginia) primogenito di Agostino Washington (1694-1743) e della sua seconda moglie Mary [...] di voler aspirare lui a quell'alto posto. W. ricevette l'incarico formale il 17 giugno, partì verso il nord il 21 ed ebbe subito e il dipartimento di stato a Jefferson, partigiano della teoria che accentuava la sovranità degli stati. Così si può ...
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. È l'idoneità a essere soggetto di diritto, ossia persona in senso giuridico. Nel diritto moderno, ogni uomo è persona, ossia soggetto capace di diritti: ma ciò è il risultato di un lungo svolgimento [...] esse deve provarla; altrimenti si presumono tutte morte a un tempo (teoria della commorienza, art. 924 cod. civ.). Il nostro diritto ha e tutori, quando questi ultimi ne facciano una formale richiesta (richiesta, che per la corrispondenza ordinaria ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica [...] della cosa nominata e i rapporti fra le parole non siano formali, ma sostanziali, si concreta l'illusione che le parole aiutino , come in Varrone o in Gellio, si temperasse la teoria con una salda coscienza del sistema linguistico latino.
L'esegesi ...
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Finanza pubblica
Giuseppe Dallera
I primi studi a carattere sistematico sui problemi della f. p. si possono far risalire all'inizio del sec. 18°, quando l'emergere degli Stati nazionali in Europa pose [...] formalista in 'crisi di astrazione', secondo una nota definizione di T.W. Hutchison, la teoria della non creare disincentivi al lavoro e alla produzione di reddito. La teoria ha pure mostrato le condizioni in cui è ottima la progressività lineare ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...