Sigla di large electron-positron (collider), che indica il grande anello di collisione e−-e+ da 100 GeV per fascio del CERN di Ginevra, in funzione dall’estate 1989 alla fine del 2000. È stato realizzato [...] in gran numero i bosoni vettoriali intermedi Z° e W± onde misurarne con elevata precisione le proprietà, studiare altri aspetti della teoriaelettrodebole, studiare i processi in cui sono prodotti stati adronici e scoprire nuovi eventuali fenomeni. ...
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Universo
Luigi Radicati di Brozolo e Jakov B. Zeldovich
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La composizione attuale dell'universo: a) la distribuzione delle galassie; b) composizione chimica, densità e temperatura [...] delle interazioni la simmetria che varia è quella relativa ai gradi di libertà interni.
Affinché la teoria dell'unificazione elettrodebole dia luogo al fenomeno della rottura spontanea occorre che esistano dei campi scalari, detti campi di ...
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Elettrodinamica quantistica
EEmilio Picasso
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Interpretazione grafica di alcuni processi elettrodinamici. 3 Verifiche sperimentali dell'elettrodinamica: generalità. 4. [...] . Darriulat e altri, 1983) hanno verificato sperimentalmente l'esistenza dei bosoni vettoriali W± e Z0, predetti dalla teoria di Glashow, Salam e Weinberg.
Il contributo elettrodebole al valore di aμ è
aμ(debole) = 195(1) × 10-11 (32)
oppure (1,7 ± 0 ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] , considerando i protoni stabili e soltanto occasionalmente decadenti in positroni e neutroni; è un'estensione della teoriaelettrodebole di Glashow-Weinberg-Salam (1968), che aveva già unificato le interazioni elettromagnetiche e deboli. Una stesura ...
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Teorie unificate
MMirza A. B. Bég
di Mirza A. B. Bég
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. La sintesi elettrodebole: dinamica quantistica dei sapori: a) osservazioni preliminari; b) le interazioni deboli [...] ) in un lungimirante studio che anticipò il lavoro fondamentale di Yang e Mills (v., 1954) e le sue applicazioni alla teoriaelettrodebole.
Per giustificare la scelta del gruppo di gauge delle interazioni forti si deve ritornare all'epoca di SU(6) (v ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] elaborano una tecnica per risolvere l'equazione di Kortewg-de Vries, introducendo una soluzione chiamata solitone.
La teoriaelettrodebole di Glashow-Weinberg-Salam. Steven Weinberg, della Stanford University, presenta il lavoro che insieme a quelli ...
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La grande scienza. Superconduttivita e superfluidita
Philip W. Anderson
Superconduttività e superfluidità
La superconduttività è stata scoperta da Heike Kamerlingh Onnes nel 1911, mentre la prima indicazione [...] , mentre quello del 1979 fu assegnato ad Abdus Salam e Steven Weinberg per il loro contributo all'elaborazione della teoriaelettrodebole che sfrutta una proprietà del vuoto simile alla superfluidità (si noti inoltre che il premio del 2001 a Eric ...
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La grande scienza. Gli acceleratori di particelle
Emilio Picasso
Francesco Ruggiero
Gli acceleratori di particelle
Gli acceleratori di particelle sono strumenti che permettono di studiare le proprietà [...] di formulare il Modello standard della teoriaelettrodebole, recentemente verificato con grande precisione al queste transizioni di fase offrono la possibilità di studiare la teoria delle interazioni forti nell'estremo limite delle alte energie e ...
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Adriano Alippi
Fisica
Tutto dovrebbe essere reso
il più semplice possibile,
ma non più semplice
(Albert Einstein)
La fisica e i fisici
di Adriano Alippi
19 gennaio
Al Museo storico di Berlino il cancelliere [...] unificate con quelle elettromagnetiche da Glashow, Salam e Weinberg nella così detta teoriaelettrodebole. Insieme a quelle forti, descritte da una teoria separata, la così detta cromodinamica quantistica, esse costituiscono il modello standard della ...
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Supersimmetria
Francesco Fucito
Augusto Sagnotti
Alla scala delle più piccole distanze esplorate attualmente, dell'ordine di 10−18 m, la materia appare costituita da combinazioni di poche decine di [...] ± e Z alla scala di Planck, ben più elevata della scala elettrodebole, ponendo in tal modo il problema della gerarchia delle scale di massa in modo sensibile la stabilità della teoriaelettrodebole rispetto agli effetti dovuti alle fluttuazioni ...
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elettrodebole
elettrodébole agg. [comp. di elettro- e debole]. – In fisica, inerente alla teoria unificata delle interazioni elettromagnetiche e deboli: forza e., interazioni elettrodeboli.
unificare
v. tr. [dal lat. tardo unificare, comp. di unus «uno» e -ficare] (io unìfico, tu unìfichi, ecc.). – 1. Ridurre più cose o parti a un tutto unico, riunirle insieme in un tutto omogeneo: i patrioti del Risorgimento miravano a u. l’Italia;...